Milan-Arsenal 0-2: la squadra di Gattuso fallisce la gara che poteva valere il reale salto di qualità. Un gruppo troppo giovane e che non ha esperienza nelle Coppe europee si arrende ad un’Arsenal non proprio irresistibile, ma che fa valere il proprio blasone e l’abitudine ai grandi palcoscenici che caratterizza i propri interpreti. Rossoneri quasi impauriti nella prima frazione, mentre il secondo tempo è giocato senza dubbio meglio, ma con troppi errori tecnici.
Poteva essere il giorno della consacrazione di questo gruppo che non perdeva da 13 partite e che aveva mantenuto in più di un’occasione la propria porta inviolata, ma quando si gioca in Europa è tutto diverso.
I 70 mila di “San Siro“, l’atmosfera delle grandi occasioni e due squadre che arrivano al grande appuntamento in momenti diametralmente opporti: il Milan con l’entusiasmo di una squadra che si è finalmente compattata e che ha vinto le ultime 6 partite, l’Arsenal con il morale sotto i tacchi e che ha perso le ultima 4.
L’inizio dei rossoneri è più che positivo ed i Gunners sembrano quasi intimoriti dall’inizio veemente dei rossoneri, ma al 13′ gli ospiti riescono a passare in vantaggio con una grande azione in velocità e trovano la rete con una gran giocata di Mkhitaryan che rientra sull’interno e batte a rete complice una deviazione sfortunata di Bonucci che spiazza Donnarumma.
E’ il momento chiave della partita perchè l’inerzia cambia, rinvigorisce l’Arsenal e spezza le gambe al Milan.
I ragazzi di Gattuso non sono abituati a questi palcoscenici e per la maggior parte dei titolari è la prima partita di questo calibro della propria carriera, con tutti i limiti che ne derivano.
I Gunners, invece, prendono in mano il match grazie agli uomini di maggiore esperienza e classe, con l’armeno che sulla fascia destra manda in tilt Calabria, con Ozil che trova la propria posizione in mezzo alle linee e che distribuisce palloni deliziosi ai compagni, come l’assist con il quale manda in porta Ramsey sul secondo gol.
Il Milan a fine primo tempo si trova sotto di due gol e paga dazio per la propria inesperienza, avendo subito entrambe le reti per distrazioni veniali, di quelle che in Europa non possono rimanere impunite.
In Italia non c’è nessuna squadra che attacca l’area di rigore avversaria con 6-7 uomini così come ha fatto l’Arsenal e per i rossoneri è diventato difficile trovare le giuste contromisure per limitare gli uomini di Wenger.
Il secondo tempo ha visto i padroni di casa provarci con più insistenza, costringendo gli ospiti a retrocedere e barricarsi dietro, ma è una serata in cui tutto va storto ed anche gli uomini di maggiore qualità tradiscono: è infatti la peggior prestazione della gestione Gattuso per Suso, Calhanoglu e Bonaventura, che hanno molte occasioni ma le cestinano tutte grossolanamente, con errori tecnici davvero non tipici della loro classe.
Come se non bastasse, ad inasprire ed innervosire ulteriormente i ragazzi di Gattuso, ci ha pensato Turpin, un arbitro totalmente inadeguato per gestire un big match come questo, che non ha saputo tenere in mano le redini dell’incontro, che ha lasciato correre troppo speso nonostante interventi duri e pericolosi e che non ha mostrato la minima personalità, anche se vogliamo sia chiaro che non stiamo dicendo che il Milan ha perso a causa dell’arbitraggio, ma ha perso perchè ha meritato di farlo.
Al ritorno servirà una vera e propria impresa, con la squadra che dovrà ripartire dall’ultima mezzora di ieri e riuscire però ad essere più incisiva sotto porta, tenendo ben in mente che dovrà segnare almeno 2 gol e tenere la porta inviolata per agguantare i supplementari, con Gattuso che potrebbe decidere di affidarsi a uomini di maggiore esperienza internazionale come Abate, Montolivo e Kalinic.
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