Dal 3 dicembre 2016, in casa Trapani, si respira un’aria diversa. Non una data casuale, bensì quella dell’ufficializzazione di Alessandro Calori alla guida della prima squadra. Troppo travagliato il cammino di Serse Cosmi, urgeva un immediato cambio di rotta. Poche settimane per prendere in mano la situazione, poi il nuovo allenatore ha preso il ritmo giusto. E oggi può festeggiare un traguardo nel suo piccolo dalla valenza simbolica e fattuale davvero molto importante: quello dei due mesi di imbattibilità.
Fino a fine novembre, infatti, la squadra siciliana sembrava destinata a una retrocessione in Lega Pro senza speranza di riprendersi a stagione in corso. Il che era già una notizia, visto che pochi mesi prima aveva perso contro il Pescara la finale playoff per la promozione in Serie A. Con Calori le cose sono radicalmente cambiate. Nelle ultime sei giornate, in particolare, sono arrivati quattro pareggi e due vittorie: un bottino impensabile, se guardiamo com’è andata la prima metà del campionato.
Ora la situazione in classifica è tutt’altro che disperata: la squadra è sempre all’ultimo posto, ma con 22 punti può guardare con velato ottimismo alla zona salvezza, distante soltanto sei lunghezze. E tra due giorni in Sicilia arriverà la Salernitana: una buona chance per mettere nel proprio motore altri tre punti e coronare un traguardo fino a poco tempo fa insperato.
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