Dopo la vittoria di Marc Marquez in Francia, a Le Mans, il Motomondiale è pronto a tornare in pista. Questo weekend ci aspetta l’appuntamento più atteso dagli appassionati del Bel Paese, il Gran Premio d’Italia, giunto alla 70.esima edizione. Nel sesto appuntamento di questa stagione 2018, tutti andranno a caccia del leader della classifica Marquez, reduce da tre vittorie consecutive. I più attesi saranno ovviamente i nostri centauri. Dovizioso sarà costretto a cercare il bersaglio grosso, dopo la caduta in terra di Francia, mentre Rossi cercherà di dar seguito al podio ottenuto al circuito Bugatti. Da tenere d’occhio anche i vari Zarco, Crutchlow e Petrucci, oltre alle due Suzuki, che punteranno a dar fastidio ai big. In Moto2, i vari Bagnaia, Baldassarri e Pasini proveranno ad estendere il dominio incontrastato di quest’avvio di stagione anche alla gara tricolore. Tanti gli italiani possibili protagonisti anche in Moto3, dove si rinnoverà la sfida con gli spagnoli, Martin e Canet su tutti.
MOTOMONDIALE ITALIA 2018 – IL CIRCUITO DEL MUGELLO
L’Autodromo Internazionale del Mugello viene inaugurato, dopo due anni di lavori, nel 1974, con progetto dell’ing. Gianfranco Agnoletto e su iniziativa dell’Automobile Club di Firenze. Il circuito va a prendere il posto dello storico Circuito stradale del Mugello, lungo la bellezza di 67.5 km, che ospita varie manifestazioni dal 1914 al 1970. Nel 1988 il circuito del Mugello viene acquistato dalla Ferrari che, negli anni, lo ha rinnovato e dotato di strutture all’avanguardia. Questa pista, lunga 5.245 m con 15 curve (9 a destra e 6 a sinistra), è uno dei circuiti più apprezzati dai piloti, grazie alle elevate velocità, ai forti cambi di pendenza e alla presenza di curve varie ed impegnative.
Il rettilineo dei box, della lunghezza di oltre un chilometro, è caratterizzato dal fatto di essere in parte in salita, con lo scollinamento posto in corrispondenza della prima staccata. E’ anche il punto più veloce della pista, uno dei più veloci in generale del Motomondiale, dove possono toccarsi punte di 355 km/h. La prima curva, la San Donato, è un lungo tornante a destra, a lenta percorrenza, nel quale si entra in discesa e si esce in salita. Subito dopo arriva il primo cambio di direzione, sinistra-destra, formato dalle curve Luco (punto altimetricamente più alto della pista) e Poggio Secco, seguite da un allungo che conduce ad un altro cambio di direzione, sempre sinistra-destra, composto dalle curve Materassi e Borgo San Lorenzo.
Una nuova accelerazione porta verso uno dei punti più famosi del circuito, la veloce “esse” allungata in discesa Casanova-Savelli, seguita senza respiro dalla doppia curva a destra Arrabbiata 1 (punto più basso della pista) ed Arrabbiata 2. Un ulteriore allungo conduce verso una nuova combinazione, Scarperia-Palagio (destra-sinistra). Si tratta di due curve dal raggio abbastanza stretto, in seguito alle quali i piloti giungono al tornante in discesa Correntaio (a destra). Immediatamente ecco un altro punto nodale del Mugello, ovvero la veloce chicane formata dalle due Biondetti; un altro breve rettilineo conduce all’ultima difficoltà, costituita dal lunghissimo curvone a sinistra in discesa Bucine, che riporta sul traguardo.
MOTOGP ITALIA 2018 – IL PRONOSTICO
Marc Marquez contro tutti. Possiamo sintetizzare così quello che ci aspetta al Mugello, soprattutto dopo l’esito delle ultime tre gare, che hanno sancito quella che in molti definiscono già come ‘fuga buona’. Il Cabroncito, guidando da par suo e sfruttando i tanti errori degli avversari, ha infilato tre vittorie di seguito tra Austin, Jerez de la Frontera e Le Mans, salendo a quota 95 in classifica, con un rassicurante +36 sul primo inseguitore, Maverick Vinales. Vantante tre vittorie (nel 2014 l’unica in MotoGP), quattro podi e due pole su questa pista, Marc potrà anche amministrare, badando nel caso a limitare i danni. Ma state pur certi che, se se ne presenterà la chance, il nativo di Cervera farà di tutto per allungare a 4 la striscia di vittorie consecutive.
Degli avversari, quello che ha la maggior necessità di fare risultato, possibilmente vincendo, è Andrea Dovizioso. Vincitore un anno fa (primo ed unico trionfo nel GP d’Italia dopo 3 podi), i due ritiri rimediati in Spagna e Francia sono stati dolorosi per la classifica, visto che il forlivese è precipitato addirittura in 8° posizione ex-aequo con Cal Crutchlow, a -49 da Marquez. Con una Ducati che si prospetta molto competitiva sui saliscendi del circuito toscano, il Dovi non può assolutamente permettersi altri passi falsi.
Forte di 10 vittorie nelle ultime 14 edizioni, anche la Yamaha spera che il Mugello gli sia favorevole, per provare a risollevare le sorti della M1 e di team in evidente crisi tecnica. Valentino Rossi (4° a -39 da Marquez) è il pilota ad aver vinto più volte il Gran Premio d’Italia in classe regina (7 volte su 9 totali, con anche 13 podi e 6 pole position) e vorrebbe tornare a trionfare davanti al suo pubblico come non gli capita dal 2008. Ma la realtà è quella di una moto che, non appena le temperature salgono e il grip cala, va in grosso affanno; per cui bisogna andarci piano con i proclami. Lo sa bene anche Maverick Vinales (una vittoria, 3 podi e 2 pole al Mugello), tra i due il meno a suo agio con la moto 2018. Non si sa come 2° in classifica (lo ha ribadito anche lui a più riprese), lo spagnolo vuole svoltare una volta per tutte e rimettersi sul serio in carreggiata. Attenzione, chiaramente, a Johann Zarco (3° a -37), che ha tutta l’intenzione di dimenticare la deludente caduta davanti al suo pubblico a Le Mans. Per lui in Toscana una vittoria, 4 podi e una pole.
Allargando l’angolo di visuale, è chiaro come ci sia un nutrito gruppo di piloti che potenzialmente può ambire anche a posizioni vicino o sul podio. Parliamo ovviamente di Danilo Petrucci (5° a -41 da Marquez), splendido 2° in Francia e che un anno fa ottenne un bel 3° posto; il ternano è vicinissimo alla promozione nel team ufficiale e andrà di certo a caccia di un altro bel risultato. Bisognosi di far bene troviamo Cal Crutchlow, che ha raccolto un 8° posto come miglior risultato nelle ultime tre uscite, Dani Pedrosa, che ha un 5° posto come miglior piazzamento stagionale, ed ovviamente Jorge Lorenzo. Il maiorchino, ormai in rotta con la Ducati, ha una grande tradizione nel GP d’Italia (6 vittorie, 10 podi e 3 pole) e potrebbe, almeno momentaneamente, tirarsi fuori dalle polemiche con un risultato di prestigio. Occhio, infine, alle due Suzuki di Andrea Iannone ed Alex Rins, oltre all’altra Ducati Pramac di Jack Miller.
ITALIA 2018: PRONOSTICO MOTO2 E MOTO3
La Moto2, fino a questo momento, è stato un affare esclusivamente italiano. Francesco Bagnaia (Losail, Austin e Le Mans), Mattia Pasini (Termas de Rio Hondo) e Lorenzo Baldassarri (Jerez de la Frontera) hanno fatto in modo che in tutte le uscite stagionali sul gradino più alto svettasse sempre il Tricolore. A maggior ragione, questo sarà l’obiettivo per la gara di casa. Al Mugello, Bagnaia si presenta non solo come leader della classifica (98), ma anche come favorito principale, reduce dalla vittoria di forza in Francia. Nutrito il gruppo di rivali che proverà ad impedire il consolidamento della fuga in classifica del nostro portacolori. In primis i due inseguitori più vicini, ovvero Miguel Oliveira (2° a -25) ed Alex Marquez (3° a -31); per quanto riguarda gli altri italiani, Baldassarri (4° a -34) e Pasini (5° a -40) hanno entrambi da farsi perdonare lo zero rimediato a Le Mans. E ancora, attenzione ad altri due spagnoli in forte ascesa, ovvero Xavi Vierge (6° a -46) e soprattutto Joan Mir (7° a -50).
Anche la Entry Class sbarca in Italia con un azzurro in vetta alla classifica. Il caos di Le Mans, tra incidenti e cadute nel finale e penalizzazioni post gara, ha visto Marco Bezzecchi conservare la vetta della classifica (63) e proverà a riprendere il filo di un discorso che lo aveva visto mettere insieme tre podi in fila tra Termas e Jerez. Fabio Di Giannantonio (2° a -4) avrà tutta l’intenzione di cancellare l’amarezza e le lacrime per la penalità subita 10 giorni fa, che gli è costata la vittoria; voglia di rivalsa anche per i pericolosi spagnoli Aron Canet (3° a -7) e Jorge Martin (4° a -8). Tanti coloro i quali potrebbero risultare outsider: dai nostri Enea Bastianini, Lorenzo Dalla Porta, Andrea Migno e Niccolò Antonelli, agli iberici Albert Arenas (vincitore a Le Mans) e Marcos Ramirez, senza dimenticare il tedesco Philipp Ottl, il ceco Jakub Kornfeil e l’argentino Gabriel Rodrigo.
MOTOMONDIALE ITALIA 2018 – METEO ED ORARI TV
Ecco il meteo previsto per il weekend. Venerdì si prevede cielo parzialmente nuvoloso, vento moderato e temperature comprese tra i 19 C° del mattino ed i 24 C° del pomeriggio. Cielo sereno o poco nuvoloso nella giornata di sabato, con ancora un vento moderato e temperature che, dopo i 18 C° del mattino, in corrispondenza delle qualifiche della MotoGP dovrebbero toccare i 25 C°. Situazione pressoché identica nella giornata di domenica. Passando alla copertura televisiva, il Gran Premio d’Italia 2018 sarà visibile in diretta sia sul satellite (Sky Sport MotoGP HD) che in chiaro (TV8).
MOTOMONDIALE ITALIA 2018 SKY (DIRETTA)
Venerdì 1° Giugno
PL1 Moto3 09:00-09:40
PL1 MotoGP 09:55-10:40
PL1 Moto2 10:55-11:40
PL2 Moto3 13:10-13:50
PL2 MotoGP 14:05-14:50
PL2 Moto2 15:05-15:50
Sabato 2 Giugno
PL3 Moto3 09:00-09:40
PL3 MotoGP 09:55-10:40
PL3 Moto2 10:55-11:40
Qualifiche Moto3 12:35-13:15
PL4 MotoGP 13:30-14:00
Q1 MotoGP 14:10-14:25
Q2 MotoGP 14:35-14:50
Qualifiche Moto2 15:05-15:50
Domenica 3 Giugno
Warm Up Moto3 08:40-09:00
Warm Up Moto2 09:10-09:30
Warm Up MotoGP 09:40-10:00
Gara Moto3 11:00
Gara Moto2 12:20
Gara MotoGP 14:00
MOTOMONDIALE ITALIA 2018 TV8 (DIRETTA)
Sabato 2 Giugno
Studio MotoGP 11:30
Qualifiche Moto3 12:35-13:15
Studio MotoGP 13:15
Qualifiche MotoGP 14:10-14:50
Studio MotoGP 14:50
Qualifiche Moto2 15:05-15:50
Domenica 3 Giugno
Studio MotoGP 10:00
Gara Moto3 11:00
Studio MotoGP 12:00
Gara Moto2 12:20
Studio MotoGP 13:15
Gara MotoGP 14:00
MOTOMONDIALE ITALIA – ALBO D’ORO (SOLO MOTOGP)
Il Gran Premio d’Italia, che quest’anno festeggerà la 70.esima edizione, è un evento sempre presente nel calendario del Motomondiale, sin dal primo campionato, disputatosi nel lontano 1949. Quattro circuiti hanno avuto l’onore di ospitare questo appuntamento: in ordine di numero di edizioni Mugello (28), Monza (27), Imola (7) e Misano Adriatico (7). Il pilota a vantare più successi è il grande Giacomo Agostini, trionfatore in ben 13 occasioni, suddivise tra classe 350 (7, 1965-66, 1968, 1970, 1972-74) e classe 500 (6, 1966-68, 1970, 1972, 1975). A quota 9 vittorie lo seguono altre due leggende nostrane, ovvero Carlo Ubbiali (5 in classe 125 (1951, 1955-57, 1960) e 4 in classe 250 (1955-56, 1959-60)) e Valentino Rossi (1 in classe 125 (1997), 1 in classe 250 (1999) e 7 tra classe 500 e MotoGP (2002-08)). Chiude il podio con 8 trionfi lo spagnolo Angel Nieto (6 in classe 125 (1970, 1972, 1974, 1982-84) e 2 in classe 50 (1975-76)).
(1949) – Monza – Nello Pagani (ITA, Gilera)
(1950) – ” ” – Geoff Duke (GBR, Norton)
(1951) – ” ” – Alfredo Milani (ITA, Gilera)
(1952) – ” ” – Leslie Graham (GBR, MV Agusta)
(1953) – ” ” – Geoff Duke (GBR, Gilera)
(1954) – ” ” – Geoff Duke (GBR, Gilera)
(1955) – ” ” – Umberto Masetti (ITA, MV Agusta)
(1956) – ” ” – Geoff Duke (GBR, Gilera)
(1957) – ” ” – Libero Liberati (ITA, Gilera)
(1958) – ” ” – John Surtees (GBR, MV Agusta)
(1959) – ” ” – John Surtees (GBR, MV Agusta)
(1960) – ” ” – John Surtees (GBR, MV Agusta)
(1961) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1962) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1963) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1964) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1965) – ” ” – Mike Hailwood (GBR, MV Agusta)
(1966) – ” ” – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1967) – ” ” – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1968) – ” ” – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1969) – Imola – Alberto Pagani (ITA, LinTo)
(1970) – Monza – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1971) – ” ” – Alberto Pagani (ITA, MV Agusta)
(1972) – Imola – Giacomo Agostini (ITA, MV Agusta)
(1973) – Monza – Gara annullata
(1974) – Imola – Gianfranco Bonera (ITA, MV Agusta)
(1975) – ” ” – Giacomo Agostini (ITA, Yamaha)
(1976) – Mugello – Barry Sheene (GBR, Suzuki)
(1977) – Imola – Barry Sheene (GBR, Suzuki)
(1978) – Mugello – Kenny Roberts (USA, Yamaha)
(1979) – Imola – Kenny Roberts (USA, Yamaha)
(1980) – Misano – Kenny Roberts (USA, Yamaha)
(1981) – Monza – Kenny Roberts (USA, Yamaha)
(1982) – Misano – Franco Uncini (ITA, Suzuki)
(1983) – Monza – Freddy Spencer (USA, Honda)
(1984) – Misano – Freddy Spencer (USA, Honda)
(1985) – Mugello – Freddy Spencer (USA, Honda)
(1986) – Monza – Eddie Lawson (USA, Yamaha)
(1987) – ” ” – Wayne Gardner (AUS, Honda)
(1988) – Imola – Eddie Lawson (USA, Yamaha)
(1989) – Misano – Pierfrancesco Chili (Honda)
(1990) – ” ” – Wayne Rainey (USA, Yamaha)
(1991) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1992) – Mugello – Kevin Schwantz (USA, Suzuki)
(1993) – Misano – Luca Cadalora (ITA, Yamaha)
(1994) – Mugello – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1995) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1996) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1997) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1998) – ” ” – Mick Doohan (AUS, Honda)
(1999) – ” ” – Alex Crivillé (SPA, Honda)
(2000) – ” ” – Loris Capirossi (ITA, Honda)
(2001) – ” ” – Alex Barros (BRA, Honda)
(2002) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Honda)
(2003) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Honda)
(2004) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2005) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2006) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2007) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2008) – ” ” – Valentino Rossi (ITA, Yamaha)
(2009) – ” ” – Casey Stoner (AUS, Ducati)
(2010) – ” ” – Dani Pedrosa (SPA, Honda)
(2011) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2012) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2013) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2014) – ” ” – Marc Marquez (SPA, Honda)
(2015) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2016) – ” ” – Jorge Lorenzo (SPA, Yamaha)
(2017) – ” ” – Andrea Dovizioso (ITA, Ducati)
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