Domenica, sotto il diluvio, il Ricardo Tormo di Valencia ha visto concludersi il Mondiale 2018. Quest’oggi, invece, è ufficialmente partita la corsa al 2019, con il primo giorno di test collettivi, tra grandi nomi ad aver cambiato casacca e rookie che si prospettano molto interessanti in ottica futura.
Una giornata caratterizzata finalmente dal sole e dalla pista asciutta, pur se nella fase centrale, con la pioggia tornata a farsi viva giusto nel finale di sessione. Davanti a tutti troviamo la Yamaha di un positivo Maverick Vinales (1:31.416), che ha portato in pista il suo nuovo numero, il 12. Alle sue spalle, ecco la HRC di un ancora dolorante Marc Marquez (+0.302) e la M1 gemella di Valentino Rossi (+0.429). Una Yamaha che ha portato una nuova versione del motore, che sembra aver finora incontrato il favore dei due piloti.
Ad un millesimo dal Dottore ecco la prima Ducati, quella del vincitore di domenica, Andrea Dovizioso (+0.430), seguito da un buon Stefan Bradl (+0.599), con la LCR Honda che doveva essere dell’infortunato Cal Crutchlow. Ad impressionare, al debutto con la Yamaha e con il team Petronas, è stato Franco Morbidelli, titolare del 6° tempo (+0.669), subito avanti all’Aprilia di Aleix Espargaro (+0.679) e a Danilo Petrucci (+0.684), esordiente con il team ufficiale Ducati.
A completare la top-10 troviamo Pol Espargaro, KTM (+0.763), reduce dallo storico podio di domenica, e Michele Pirro, sulla Ducati laboratorio (+0.804). Il miglior rookie di giornata è il Campione 2018 della Moto2, Francesco Bagnaia (+0.980), debuttante sulla Ducati Pramac, il quale si mette dietro la Suzuki di Alex Rins (+0.986), 2° domenica ed ultimo sotto il secondo di distacco.
Con il 13° tempo ecco Takaaki Nakagami, LCR Honda Idemitsu (+1.123), seguito da Jack Miller, Ducati Pramac (+1.139), Joan Mir, Suzuki (+1.371), altro rookie di lusso, Campione Moto3 2017, Tito Rabat, Ducati Avintia (+1.418), al rientro dall’infortunio che gli ha fatto saltare la fase finale di stagione, Johann Zarco, al debutto in sella alla KTM (+1.419), e Jorge Lorenzo, a sua volta debuttante sulla Honda del team HRC (+1.543).
Con il 19° tempo c’è Andrea Iannone, alla prima uscita con l’Aprilia (+1.875). A completare la classifica troviamo Karel Abraham, Ducati Avintia (+1.885), Bradley Smith, al debutto come tester Aprilia (+2.293), Jonas Folger, a sua volta al rientro dopo la malattia che gli ha fatto perdere tutto il 2018, in veste di tester Yamaha (+2.394), Fabio Quartararo, rookie con la Petronas Yamaha (+2.434), e infine le due KTM Tech 3 di Hafizh Syahrin (+2.817) e del quarto debuttante, Miguel Oliveira (+3.702).
Concludiamo con il prospetto dei giri completati. Il più attivo è stato Mir, con ben 59 tornate, seguito da Bradl (51) e da Petrucci (43). All’opposto, Iannone è stato il pilota ad aver girato meno, con 15 giri nel carniere; poco meglio dell’abruzzese ecco Smith (17) e la coppia formata da Pirro e da Miller (19).
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