Il Circus del Motomondiale è sbarcato in Texas, al Circuit of the Americas di Austin, dove a partire da venerdì comincerà il terzo weekend della stagione 2018. Austin è un circuito complicato, difficile e tecnico a livello di guida (e per questo apprezzato dalla maggior parte dei piloti), e che stressa molto gli pneumatici. Pietro Taramasso, responsabile Michelin per la MotoGP, in un’intervista a Motorsport.com ha presentato l’evento di Austin, soffermandosi su non pochi aspetti.
“Insieme all’Argentina, Austin è uno dei circuiti più complicati, essendo per noi nuovi rispetto alla precedente esperienza in MotoGP, oltre che per il fatto di non girarci mai, ad eccezione del weekend di gara” – dice Taramasso – “Inoltre c’è una sequenza di curve, la 16, 17 e 18, che è una tripla destra che sollecita molto la gomma anteriore. Anche se il circuito gira in senso antiorario, porteremo delle gomme che saranno più dure sul lato destro, il più sollecitato. Le mescole saranno le stesse di Termas de Rio Hondo. Ovvero, all’anteriore, soft, media e hard. Al posteriore, invece, la soft sarà dello stesso tipo di quella portata qui già un anno fa; per quanto riguarda media e hard, invece, abbiamo optato per una soluzione più morbida“.
Anche in Texas, come in Argentina, i piloti si troveranno ad avere a che fare con un circuito che ha subito dei lavori a livello di asfalto: “Si tratta comunque di lavori differenti. A Termas de Rio Hondo hanno riasfaltato buona parte del circuito. Ad Austin, invece, lo hanno levigato. Sono passati con una macchina che gratta l’asfalto per livellarlo, eliminando i bump. E’ stato fatto soprattutto alla fine del rettilineo opposto e nell’area delle curve 16, 17 e 18“.
“Non sappiamo cosa aspettarci, perché non è un tipo di lavoro che fanno abitualmente sui circuiti” – continua Taramasso, in ottica weekend – “Nell’allocazione di base non c’è una quarta specifica come in Argentina, ma nei container abbiamo una specifica di “back-up”, che dobbiamo avere per regolamento. Verrà utilizzata soltanto in caso di problemi con le specifiche proposte“.
Infine, il responsabile Michelin parla delle critiche arrivate in Argentina da parte di alcuni piloti, lamentatisi per il numero esiguo di pneumatici da bagnato a disposizione. “Non dipende solo da noi, ma anche dalla Dorna e dall’IRTA, perché sono aspetti regolamentari. Ne parleremo durante la stagione e vedremo se è il caso di fare una modifica per l’anno prossimo” – ha spiegato Taramasso – “Team ed i piloti vorrebbero sempre più gomme, ma crediamo si possa andare avanti anche così com’è adesso. Però, viste le richieste dei team, ne parleremo in vista del 2019. In Argentina sono convinto che le gomme da bagnato sarebbero bastate, perché non c’era usura, anche quando le moto giravano in condizioni miste, con la pista che si stava asciugando“.
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