MotoGP Silverstone 2017 Analisi Gara – Dovi, una meravigliosa realtà

Quante emozioni ci ha regalato anche il weekend di Silverstone, altra gemma in un Mondiale 2017 che entrerà dritto negli annali del Motomondiale. E davanti a tutti c’è ancora lui, Andrea Dovizioso, che certifica una volta di più che il suo non è uno stato di grazia passeggero, con l’ennesima gara capolavoro, e per strategia e per bravura nell’attaccare e nel rispondere agli avversari. Con il ritiro di Marquez, poi, il forlivese si è ripreso la vetta del campionato. In ripresa le Yamaha, che vanno a completare il podio con Vinales davanti ad un Rossi generoso e leader per 17 dei 20 giri previsti. Domenica positiva per Crutchlow e Lorenzo, anche lui apparso in risalita, mentre Dani Pedrosa si allontana, forse definitivamente, dalle zone altissime della classifica. Nelle altre categorie, vittorie per Nakagami e Canet, con Morbidelli e Mir a puntellare ulteriormente le rispettive leadership.

Andrea Dovizioso taglia da vincitore il traguardo a Silverstone (foto da: motogp.com)

DOVIZIOSO, LA MATURAZIONE DEL CAMPIONE NORMALE

Ormai Andrea Dovizioso non sorprende più. Da brutto anatroccolo (se così si può dire) il forlivese si è ormai trasformato in un pilota forte, convinto dei propri mezzi, capace di destreggiarsi alla grande in mezzo a grandissimi campioni come Marquez, Rossi, Vinales, Pedrosa e Lorenzo. Due settimane dopo il capolavoro in Austria, il pilota Ducati si ripete, nonostante la 6° posizione di partenza. Il nostro non si fa prendere dalla foga e, inesorabilmente, risale la china. Prima si libera di Lorenzo, quindi, con qualche affanno, anche di Cal Crutchlow, arrivando velocemente alle calcagna del duo Vinales-Marquez. Dovizioso è un pilota che ormai non teme più niente e nessuno, che se la gioca allo stesso livello dei quotatissimi rivali. Tutto ciò fa la differenza. A cavallo di metà gara, il ducatista scavalca prima Marquez poi Vinales, replicando colpo su colpo ai tentativi di reazione degli avversari. Una volta chiuso il gap su Rossi, Andrea compie il sorpasso decisivo alla Stowe nel corso del terzultimo giro e non si volta più indietro, nemmeno con Vinales che, pericolosamente, recupera negli ultimi chilometri. Il ritiro di Marquez è la ciliegina sulla torta, che consente al Dovi di balzare al comando della classifica. A sei gare dalla conclusione, il sogno di riportare l’iride nel Belpaese è un pò meno lontano.

I primi tre del Gran Premio di Gran Bretagna 2017, classe MotoGP (foto da: motogp.com)

YAMAHA IN RIPRESA, VINALES E ROSSI SALGONO SUL PODIO

Dopo settimane di patimenti, la Yamaha può tirare un parziale sospiro di sollievo. Pur se i problemi al posteriore non sono ancora risolti del tutto, Maverick Vinales e Valentino Rossi hanno dato battaglia e sono andati vicini alla vittoria. A cominciare meglio è sicuramente il Dottore, che prende la vetta sin dalla prima curva, provando quindi ad andarsene. Il vantaggio sugli inseguitori, però, non va oltre il secondo, pur se l’italiano resiste stoico al comando. Questo almeno fino agli ultimi giri, quando riemergono i problemi di consumo al posteriore, costringendo Rossi a rallentare, dovendo cedere prima a Dovizioso poi a Vinales. Lo spagnolo, invece, partito con una Soft al posteriore, ha gestito meglio le Michelin, riuscendo ad andare all’attacco nel finale, dopo un momento di difficoltà a metà gara. Il ko di Marquez ha accorciato di nuovo la classifica, con Vinales a -13 da Dovizioso e Rossi a -26, rinfocolando le speranze iridate del duo di Iwata.

Valentino Rossi, seguito da Maverick Vinales. Le due Yamaha sono tornate sul podio (foto da: motogp.com)

HONDA, MARQUEZ APPIEDATO, PEDROSA APPANNATO

Come Rossi al Mugello lo scorso anno, il Gran Premio di Gran Bretagna di Marc Marquez si è concluso anzitempo in una nuvola di fumo bianco. Siamo a 7 giri dalla conclusione e Marquez, in quel momento 3° alle spalle di Valentino ed Andrea, sta percorrendo in pieno l’Hangar Straight, quando accade l’irreparabile. Il motore della sua RC213V fa crack, appiedandolo a bordo pista. Un duro colpo per Marc che, da grande favorito della vigilia, si ritrova con un pesante zero in classifica (il terzo stagionale), dovendo cedere la vetta del Mondiale al ducatista, adesso distante 9 punti (183 a 174). Un episodio chiave del weekend, e forse del campionato, che renderà ancora più elettrica questa lunga volata fino all’appuntamento conclusivo di Valencia. Una corsa iridata dalla quale rischia di uscire Dani Pedrosa. Mai veramente competitivo, il catalano è sempre rimasto ai margini della top-5, non andando oltre una non esaltante 7° posto, a quasi 11 secondi dalla vetta. Un risultato che relega Pedrosa sempre più in 5° posizione, adesso a -35 da Dovizioso.

Il momento della rottura del motore sulla Honda di Marc Marquez (foto da: ardiantoyugo.com)

GLI ALTRI: BENE CRUTCHLOW E LORENZO. IANNONE STENDE PETRUCCI

Gran gara, davanti al proprio pubblico, per Cal Crutchlow. Nel gruppo di testa sin dall’avvio, il pilota del team LCR combatte con la consueta grinta e, mollando la presa solo negli ultimi chilometri, giunge ai piedi del podio. Buona prestazione anche per Jorge Lorenzo, che dimostra un livello di feeling con la sua Ducati sempre maggiore. A differenza delle ultime uscite, Jorge esce alla distanza, a lungo il più veloce in pista nella seconda metà di gara. Ciò non basta per andare oltre il 5° posto, ma i tre secondi e mezzo dal compagno di box costituiscono sicuramente un elemento positivo da cui ripartire in vista di Misano. Subito fuori dai primi cinque Johann Zarco (6°), il quale per una volta abbandona le soft e, a tratti, ha dato la sensazione di poter quantomeno seguire Lorenzo. Piazzamento meritato in top-10 anche per Scott Redding (8°), Alex Rins (9°) ed Alvaro Bautista (10°). Soddisfazione soprattutto per lo spagnolo della Suzuki che, dopo la sfilza d’infortuni della prima fase di stagione, sta finalmente vedendo la luce e cominciando ad esprimere il suo talento. La zona punti è completata da Pol Espargaro (caduto subito dopo l’arrivo), Tito Rabat, Karel Abraham, Hector Barbera e Loris Baz, mentre Jack Miller e Bradley Smith sono giunti rispettivamente 16° e 17°. Ritirati, oltre a Marquez, anche Lowes, Iannone, Petrucci ed Aleix Espargaro, fino al momento dello stop molto bravo nonostante il dolore intercostale per l’incidente in allenamento con i kart. Peccato per i due italiani, coinvolti in una carambola causata da una scivolata del pilota Suzuki, che ha travolto il collega del team Pramac a 3 giri dal termine.

MOTO2: NAKAGAMI PRECEDE PASINI E MORBIDELLI

Gara a due volti nella ‘Middle Class‘, con Takaaki Nakagami che fa la sorpresa, conquistando la seconda vittoria in carriera. L’avvio di gara sembra sorridere al duo del team Marc VDS, con Alex Marquez e Franco Morbidelli che si contendono la prima posizione. Il fratello d’arte sembra riuscire a tener botta al pilota romano, ma la sorpresa arriva ai -7, con la scivolata dello spagnolo, che poi comunque riesce a risalire in sella e a chiudere 14°. Morbidelli sembra inesorabilmente avviato verso l’8° vittoria dell’anno, ma non è così. Da dietro arriva come un missile Nakagami, il quale prende il comando in scioltezza. Morbidelli deve quindi lasciar andare anche Pasini, che prova a chiudere sul nipponico ma deve accontentarsi della piazza d’onore. Thomas Luthi termina in 4° posizione, perdendo altri tre punti da Morbidelli, adesso a +29 sull’elvetico. La giornata positiva dei nostri viene completata dal trio Bagnaia-Corsi-Manzi, piazzatisi rispettivamente dalla 5° alla 7° posizione, davanti ad Oliveira, Binder ed Aegerter, che chiude la top-10. A punti anche Marini (11°), mentre finiscono 23° e 29° Locatelli e Baldassarri.

Seconda vittoria in carriera per il nipponico Takaaki Nakagami (foto da: motorevue.com)

MOTO3: CANET BEFFA BASTIANINI. MIR SEMPRE PIU’ LEADER

Terza vittoria stagionale per Aron Canet, che si aggiudica la gara di Silverstone per la classe Moto3. Una gara interrotta dalla bandiera rossa all’ultimo giro, sventolata per il contatto tra Guevara e Bendsneyder, con lo spagnolo rimasto per un pò disteso a bordo pista.  Dopo un avvio che ha visto protagonisti i soliti Mir e Fenati, nel prosieguo della gara si sono uniti alla lotta anche Martin e Bastianini, in grande rimonta dalla 16° casella di partenza. Arriva anche Canet, a sua volta partito 17°. Il pilota del team Estrella Galicia transita al comando all’inizio dell’ultimo giro, con soli 63 millesimi sul compagno di squadra Bastianini; la successiva bandiera rossa certifica la vittoria dello spagnolo. Il podio è completato dal bravo Jorge Martin, mentre l’argentino Rodrigo precede il leader del campionato, Mir, ieri 5°. Poco male per lui, dato che guadagna ancora su Fenati, 7° e preceduto anche da Loi. In classifica, Mir ha adesso +64 su Canet e +66 su Fenati. Passando agli altri italiani, in top-10 finiscono anche Migno (8°) e Di Giannantonio (10°), mentre Pagliani è 15°. Fuori dalla zona punti, nell’ordine, Antonelli (16°), Dalla Porta (17°), Bezzecchi (19°), Bulega (20°) e Arbolino (25°).

Lo spagnolo Aron Canet si è imposto nella gara della classe Moto3, davanti al nostro Bastianini e a Martin (foto da: yosoynoticia.es)

Prossimo appuntamento al weekend dell’8-10 Settembre, con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, in quel di Misano Adriatico.

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