Il 2017 che sta per concludersi è stata una stagione molto complicata per Valentino Rossi. Competitivo solo a tratti, soprattutto a causa della problematica M1 2017, il nove volte Campione del Mondo ha portato a casa solo una vittoria, ad Assen, sei podi totali e un deludente 5° posto in classifica con 208 punti, patendo poi vari problemi fisici susseguenti a cadute durante degli allenamenti, in particolare subito prima le tappe italiane del Motomondiale, al Mugello e a Misano Adriatico.
Anche a causa di questi problemi, Valentino non è stato il pilota italiano di punta nel 2017, ricadendo questo ruolo sulle spalle di Andrea Dovizioso che, in sella alla Ducati, è risultato a sorpresa competitivo per il Mondiale, contendendolo a Marquez fino all’ultima gara di Valencia. Un rendimento, quello del forlivese, che ha stupito tanti e che, secondo Rossi, può costituire da insegnamento in particolare per i più giovani.
“La storia di Dovizioso è un qualcosa di positivo per lui, visti i periodi complicati che ha dovuto affrontare, specialmente in MotoGP” – spiega il Dottore – “Tutti dovrebbero imparare da lui. Andrea non ha mai mollato e soprattutto non ha mai perso la fiducia nei propri mezzi. In nove anni è riuscito a vincere due gare, per poi arrivare a sei in una sola stagione. Per fare una cosa simile devi essere molto forte e bilanciato“.
“Il nostro obiettivo è quello di aiutare i nostri ragazzi, standogli vicino e lavorando con loro per farli migliorare” – prosegue il pilota Yamaha – “Ovviamente c’è fretta di ottenere subito dei risultati, ma serve anche del tempo e questo vale in tutti gli sport, non solo in MotoGP. In ogni sport tutti vogliono dei risultati immediati e tu non puoi aspettare perché il tempo scorre velocemente“.
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