Danilo Petrucci si appresta, nel 2018, ad affrontare la sua settima stagione in MotoGP. Dopo il triennio con il team Ioda (2012-14), per il pilota ternano si tratterà della quarta stagione consecutiva con il team Pramac, del quale difende i colori dal 2015, con un bottino di 5 podi e 312 punti conquistati, in 50 gare. Il 2018, però, con tutta probabilità sarà l’ultimo anno di Petrucci con il team di Paolo Campinoti.

La gioia incontenibile di Danilo Petrucci, dopo il bellissimo 3° posto ottenuto al Mugello nel 2017 (foto da: motogp.com)

Nei giorni scorsi, è circolata con forza la voce di un prossimo ingaggio da parte di Pramac della giovane promessa Francesco Bagnaia, vincitore del titolo di Rookie of the Year 2017 della classe Moto2. In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, dopo aver sottolineato di non essere a conoscenza dei contatti tra il suo attuale team e Bagnaia, Petrucci ha però confermato l’esistenza della clausola nel suo contratto con Ducati. Se entro l’estate non verrà promosso nel team ufficiale Ducati, sarà poi libero di trovarsi un’altra squadra per il 2019.

“Paolo Campinoti ed io ne eravamo coscienti. Lui mi ha tirato fuori dagli inferi, ma sapevamo che questo sarebbe stato l’ultimo anno assieme, il ciclo si sta completando” – ha detto Petrucci – “E’ anche il senso del progetto Pramac. Io ho un contratto con Ducati, ho un’opzione che scade a giugno per entrare nel team ufficiale, altrimenti sarò libero di andare altrove“.

L’obiettivo del Petrux è continuare a migliorare ed approdare nel team ufficiale di Borgo Panigale: “Il sogno è quello chiaramente, ma credo che tutto si deciderà nelle prime gare e non trovo sia molto giusto. Se firmi dopo 3 gare, gli altri 15 li corri con una motivazione diversa. Quanto successo a Folger forse dipende anche da questo, è un mondo che mette addosso molta pressione“.

Sul futuro, nel caso non dovesse restare in Ducati, l’ipotesi Aprilia potrebbe tornare ad essere appetibile: “Nel 2017 la tentazione di andare in Aprilia è stata forte. Diventare pilota di una casa italiana mi allettava molto. Ma non volevo finire da separato in casa. Però, dopo 7 anni in MotoGP, quella è la mia ambizione“, ha concluso il 27enne di Terni.