L’imponente scroscio di pioggia che ha colpito Silverstone nel corso delle PL4 della MotoGP nella giornata di ieri, mettendo anche a nudo l’inadeguato livello di drenaggio del nuovo asfalto del circuito britannico, ha avuto come spiacevolissima conseguenza il brutto infortunio occorso allo spagnolo Tito Rabat.
Il pilota del team Avintia Racing, caduto come altri alla staccata della curva Stowe, diventata in quel frangente una trappola, è stato purtroppo colpito dalla Honda Marc VDS di Franco Morbidelli, scivolato anche lui nello stesso punto. Nell’incidente, Rabat ha rimediato varie fratture a femore, tibia e perone della gamba destra, venendo trasportato prima al Centro Medico del circuito e, quindi, in elicottero all’ospedale di Coventry. In attesa del rientro dell’elisoccorso in circuito, la disputa delle Q2 della MotoGP ha subito un ritardo di oltre un’ora.
Subito sedato dai medici a causa del fortissimo dolore, lo spagnolo, Campione Moto2 nel 2014, è stato operato d’urgenza nel pomeriggio di ieri per ridurre le lesioni. Come confermato dal team Avintia già nella serata di ieri, l’intervento è perfettamente riuscito. Dopo aver superato bene la nottata, Rabat resterà ancora qualche giorno in Inghilterra, per poi fare ritorno a Barcellona. Inizialmente, i familiari avevano chiesto un trasferimento immediato del loro congiunto, ma il rischio di un’infezione ha spinto i medici ad operare il pilota a Coventry.
Queste le voci che filtrano dal box Avintia: “La scorsa notte i parenti sono venuti a trovarlo. Sta bene, il morale è alto e ha provato a muovere la gamba. Tutto va bene ma dobbiamo aspettare. Starà qui per qualche giorno e poi tornerà a Barcellona. La frattura al femore non è una cosa che guarisce in poco tempo. Se fosse stata solo la rottura della tibia e del perone sarebbe stato più semplice“.
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