Dopo l’abbondono per infortunio dell’ultimo gran premio in Thailandia, Lorenzo ha voluto spiegare le differenze con il 2013.
Proprio cinque anni fa, in occasione del gp d’Olanda il pilota spagnolo stupì tutti quanti per la sua rapidità nel recupero da un intervento chirurgico. Passarono solo 48 ore e lui si ritrovò in pista a gareggiare.
Era il giovedì di prove libere, visto che all’epoca ad Assen si correva ancora il sabato e nella seconda sessione Lorenzo cadde rivinosamente, fratturandosi la clavicola sinistra.
Nella stessa notte prese un volo privato per raggiungere Barcellona, precisamente la clinica Dexeus e sottoporsi ad un intervento chirurgico.
Nel venerdì pomeriggio Lorenzo è ritornato nel paddock, seminando un certo stupore tra i presenti. Il giorno seguente, nel sabato della gara, il pilota prese parte al warm-up chiudendo ottavo. Non contento decise di correre la gara e il suo risultato non fu male, in quanto terminò quinto dietro a Rossi, Marquez, Crutchlow e Pedrosa.
Come mai questa volta, visto che è stato di fronte ad un infortunio minore, ha deciso di non scendere in pista? La risposta non si è fatta attendere e soprattutto ha riguardato il passare del tempo. Infatti all’epoca aveva 25 anni, mentre adesso ne ha 31. Questo aspetto conta, così come la differenza tra l’intervento chirurgico di allora e quello assente di oggi. Quando ti sottoponi ad un genere d’intervento come quello di un lustro fa, l’osso si trova ad essere molto più stabile. Ora, invece, la frattura non è stata fissata.
Per ultimo ha voluto riferirsi al fatto che all’epoca di Assen era mezzo secondo più veloce, quindi è riuscito ugualmente a finire quinto. Ora, invece, il livello è nettamente salito, non ci sono più le quattro moto più veloci di allora. In Thailandia avrebbe fatto più fatica.
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