Al termine della stagione 2016, le strade di Jorge Lorenzo e della Yamaha, dal 2008 indissolubilmente legate nella classe regina, si sono separate. Il maiorchino ha abbracciato la causa della Ducati (finora con risultati sicuramente deludenti), mentre la Casa di Iwata ha prelevato dalla Suzuki l’astro nascente Maverick Vinales.
Dopo un ottimo inizio, la Yamaha si è persa, afflitta da cronici problemi al posteriore, tra spinning e grip deficitario, che hanno segnato la stagione sia dello stesso Vinales che di Valentino Rossi. Raggiunto da Motorsport.com, Lin Jarvis, boss della Yamaha, ha negato che con Lorenzo ancora in squadra le cose sarebbero andate diversamente con la M1 2017.
“Siamo stati molto legati a Jorge, con il quale abbiamo vinto tre volte il titolo. E’ ancora una figura molto importante per noi, ma no, non ci è mancato” – spiega Jarvis – “Penso che avremmo avuto gli stessi problemi anche con lui in squadra. A livello personale mi è mancato, ma non sul piano delle prestazioni. Maverick ha fatto una stagione molto buona chiudendo terzo e sta migliorando parecchio. Potenzialmente avrebbe potuto fare anche meglio se gliene avessimo data l’occasione”.
Anche Valentino Rossi ha detto la sua in proposito: “Forse se Lorenzo avesse potuto guidare la M1 sarebbe stato d’accordo con me. Ma dubito fortemente che la sua partenza sia la causa dei nostri problemi. A mio avviso, come già detto altre volte, l’errore a monte è che la moto era stata progettata per risolvere i problemi che poi non sono stati risolti“.
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