Una qualifica da incubo. Non si possono usare termini differenti per descrivere le qualifiche del Gran Premio del Giappone da parte delle Yamaha ufficiali. Mentre infatti la M1 2016 Tech 3 di Johann Zarco è riuscita a prendersi la pole, le due M1 2017 hanno fatto una fatica tremenda sull’umido di Motegi. Valentino Rossi, capace di qualificarsi in Q2 grazie ad un colpo di reni durante la PL3, ha ottenuto solo il 12° tempo, ad una vita da Zarco (+4.317) e dopo un tentativo con le slick reso vano da un asfalto ancora troppo umido ed infido. Ancora peggio è andata a Maverick Vinales, incapace di superare la tagliola della Q1 e, a meno di miracoli al momento difficilmente pronosticabili, vede il suo sogno mondiale allontanarsi sempre più, data la sua 14° casella di partenza.

Motegi. Valentino Rossi al box della Yamaha. Per lui, per il team e per Vinales sono state delle qualifiche durissime (foto da: motogp.com)

Delusione e sconforto sono i sentimenti che vanno per la maggiore nel box della Casa di Iwata. Cominciamo con Valentino Rossi, che commenta il suo tentativo con gli pneumatici da asciutto: “Vero che avrei potuto fare un giro in meno, ma volevo capire quanto potevo togliere tra primo e secondo giro. Ci ha provato anche Marquez, restando lo stesso lontano dai tempi migliori. Forse con un giro in più con le rain sarebbe andata leggermente meglio, chissà. La realtà è che con così poca acqua in pista siamo in grossa difficoltà“.

“Abbiamo deciso di rischiare, sperando di fare un pò meglio. Ma è andata male” – continua il Dottore – “Zarco in pole con la moto 2016? Difficile fare paragoni. Bisogna anche ammettere che Honda e Ducati sono migliorate tanto nel corso della stagione. Dobbiamo lavorare tanto in ottica 2018. Sulla gara di domani, la mia speranza è che piova tanto. Pur sapendo che partendo da centro gruppo sarà dura recuperare, penso che in quelle condizioni potrò essere competitivo“.

Con il morale sotto i tacchi Maverick Vinales: “E’ davvero frustrante non essersi migliorati, mancando l’accesso in Q2. Abbiamo provato di tutto, anche il setup di Valentino, ma non ha funzionato niente. Con la M1 di adesso non posso fare di più ed è sinceramente impossibile lottare per il titolo. Ogni volta che scendo in pista e mi ritrovo decimo, capisco che il Mondiale mi sta sfuggendo, anche perché i miei avversari sono sempre nelle prime posizioni“.

“Insieme agli ingegneri stiamo facendo di tutto per venire a capo dei nostri problemi, ma sono ancora tutti lì” – continua lo spagnolo – “Ovviamente domani daremo il massimo, sperando in un tempo più clemente. Ma la realtà è che non sono affatto fiducioso e temo che dovremo attendere Phillip Island per tornare nelle posizioni che ci competono“.