Così come la Formula 1, anche il Motomondiale sta lavorando sodo per allargare i propri orizzonti. Negli ultimi anni, la Dorna ha riportato il massimo campionato a due ruote in Sud America, con il circuito di Termas de Rio Hondo che, dal 2014, ospita il ritrovato Gran Premio d’Argentina (mancante dal 1999). Quest’anno, quindi, ci sarà l’esordio della Thailandia, con il circuito di Buriram che riceverà i centauri del Motomondiale ad Ottobre. Nel 2019 dovrebbe esserci un altro ritorno, ovvero quello del Gran Premio di Finlandia (assente dal 1982) sul nuovissimo Kimy Ring.

Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna (foto da: derapate.allaguida.it)

Ma la vera novità potrebbe essere nel giro di qualche anno il ritorno in calendario di un circuito cittadino (o almeno in parte), come da tanti anni non si vede nel Motomondiale. A diffondere l’indiscrezione è stato il CEO di Dorna in persona, Carmelo Ezpeleta, il quale però ha mantenuto il riserbo su quale potrebbe essere la location di questo evento.

“E’ possibile che, tra le gare che compongono il calendario, prossimamente ci possa essere anche un tracciato cittadino” – ha sottolineato a Motorsport.com Ezpeleta – “C’è un progetto reale e solido in una città con clima caldo. In teoria un rettilineo della pista sarà urbano e il paddock sarà coperto, integrato in un centro espositivo. In questo modo durante la gara verrà utilizzato per il GP, mentre per il resto dell’anno potrà essere riqualificato“.

Riguardo al discorso delle nuove sedi che potrebbero entrare a far parte del calendario, Ezpeleta spiega di avere molte proposte sul tavolo, ma di non voler superare le 20 gare a stagione. “In questo momento c’è una lista di circa 8 paesi che vorrebbero ospitare un gran premio, ma non possiamo fare 26 gare all’anno. Il nostro obiettivo è quello di non andare oltre le 20 gare“, ha detto il manager spagnolo, che annuncia possibili novità anche per i circuiti spagnoli, dato che al momento sono ben 4 quelli che ospitano il Motomondiale, ovvero Jerez, Barcellona, Aragon e Valencia: “In futuro, per la Spagna, potremmo pensare a una rotazione fra i circuiti e avrebbe solo 2 appuntamenti invece che 4“.