Una prima stagione di totale sofferenza, culminata con soli tre podi e il settimo posto nel mondiale. Poi la crescita, in un 2018 impreziosito da tre vittorie e quattro podi complessivi, nonostante il nono posto finale, “frutto” di ben quattro GP saltati causa infortunio.
Impossibile essere soddisfatti del bilancio Lorenzo-Ducati, soprattutto se raffrontato al valore e al curriculum di un grande campione come il maiorchino, capace di sfruttare soltanto ad intermittenza l’ immenso potenziale della rossa di Borgo Panigale, fiorito invece tra le mani del compagno di box Andrea Dovizioso.
A margine della presentazione della nuova GP19, è toccato all’ Amministratore Delegato, Claudio Domenicali, spiegare che cosa abbia significato avere per due anni nel box un penta campione del mondo:
“Inutile negare che il rapporto non si sia evoluto come tutti avremmo sperato. Su Jorge (Lorenzo, ndr) è stato fatto un investimento molto importante, proprio perché importanti erano i nostri obbiettivi e le aspettative che riponevamo in lui. Non è tutto da buttare, però. Nella seconda stagione l’ alchimia con la moto è cresciuta in maniera evidente e le tre vittorie centrate, certificano lo step verso l’ alto fatto sia dalla moto che dal pilota”
Nessun dubbio sulle qualità di un top rider fortissimo se messo nelle giuste condizioni, ma con una grande sensibilità anche in termini di sviluppo:
“Jorge e Dovi ci hanno fornito spunti e indicazioni piuttosto simili che hanno indirizzato in maniera precisa lo sviluppo. Questo è il lato positivo del nostro investimento che, nel complesso, giudico molto buono: Lorenzo ha dato un contributo fondamentale per la nostra crescita futura”.
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