Dopo le prime tre gare del Motomondiale 2017, Valentino Rossi è in vetta alla classifica con 56 punti, con un margine di 6 lunghezze su Maverick Vinales e di 18 su Marc Marquez. Alzi la mano chi ci avrebbe puntato qualcosa, non solo dopo i test invernali, ma anche dopo i primi turni sia in Qatar che in Argentina.
E invece il Dottore si sta confermando ‘formichina’ in quest’avvio di stagione, mettendo in cassaforte un 2° posto pesantissimo sull’ostica Austin (224.esimo podio in carriera), alle spalle dell’imprendibile Marquez e ringraziando il team-mate Vinales, stesosi appena al secondo giro. Un Valentino che ha corso in maniera molto giudiziosa, attaccando quando l’ha ritenuto opportuno, come in occasione dell’attacco a Pedrosa, che gli è valso la piazza d’onore. Da sottolineare la curiosa penalità inflittagli dai commissari, 3 decimi sul tempo finale di gara, per essersi ‘avvantaggiato’ in occasione del contatto con Zarco nel primo tratto del circuito.
“Marquez era più veloce, Maverick invece è caduto ed io me la sono dovuta giocare con Pedrosa” – spiega Rossi – “Sono contento perchè alla fine ero veloce e riuscivo a spingere. In più questo è anche il mio miglior risultato qui ad Austin. Essere in testa al Mondiale è una grandissima sorpresa. Purtroppo sia io che il team ci abbiamo messo un po’ a capire questa moto, che ha un potenziale enorme“.
“Ora si va in Europa e sono felice di correre sulle piste che più mi piacciono” – prosegue il pilota Yamaha – “In questo GP sono stato sempre più avanti rispetto ad altri weekend. Cosa è cambiato rispetto alle qualifiche? Abbiamo fatto qualche modifica e scelto le gomme migliori. Questa moto con gli pneumatici usurati va molto forte, il nostro punto debole del 2016. Adesso andiamo a Jerez, Le Mans, Assen. Tracciati che amo. So comunque che sarà dura stare davanti a Marquez e Vinales“.
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