Un altro volto molto sorridente delle qualifiche di Le Mans è certamente quello di Danilo Petrucci. Il pilota del team Pramac, dopo aver sofferto non poco nel corso dei vari turni di prove libere, ha praticamente girato l’interruttore in Q1, da lui dominata. In Q2, poi, il pilota ternano ha completato il lavoro, ottenendo un meritato terzo tempo, a +0.196 dal poleman Johann Zarco.

Grande qualifica per Danilo Petrucci a Le Mans. Il pilota del team Pramac ha conquistato la prima fila per la seconda volta in stagione (foto da: motogp.com)

“Non se l’aspettava nessuno, forse l’unico ero io” – ha esordito il Petrux – “Stamattina ero un po’ deluso, ma in queste ultime gare tutti mi stanno dicendo sempre di cercare di restare tranquillo, come se avessi bisogno di dare qualcosa in più. Ma io ho sempre dato il meglio e infatti stamattina pensavo di riuscire ad entrare in Q2, ma non ce l’ho fatta. Passare sempre dalla Q1 non è mai facile, però credo di essere il pilota che è riuscito a passare più volte il taglio“.

“Pur se non mi aspettavo di fare la prima fila, chiaramente puntavo a fare il massimo. Domani so che posso fare una bella gara e non devo far scappare i primi. Nella PL4 ho fatto un buon tempo con le gomme usate e non stavo neanche girando al limite” – aggiunge Petrucci – “Comunque sarà dura domani, perché sul passo gara ho visto che ci sono le Yamaha molto veloci, poi anche Dovizioso lo è e ovviamente Marquez. Siamo già sei o sette piloti che possono giocarsi il podio e dovrò sfruttare il fatto di partire davanti“.

Le domande, ovviamente, non possono non riguardare il mercato: “Il mio valore la Ducati lo conosce bene, perché sono quattro anni che sono con loro. Quest’anno in molti hanno detto che finora non ho reso granché, ma nelle prime quattro gare ho fatto quasi il doppio dei punti del 2017” – spiega il nativo di Terni – “L’unica cosa che non capisco è perché i piloti vengano messi sotto contratto praticamente per tre anni, perché siamo solo all’inizio della stagione. La mia situazione è un po’ particolare: è vero che ho una moto 2018, ma non è gestita da un team ufficiale e non ricevo gli aggiornamenti alla stessa velocità dei due ufficiali, quindi me le devo un po’ guadagnare le cose. Però sono abbastanza fiducioso perché so qual è il mio potenziale. Si può fare sempre meglio, ma sono soddisfatto del lavoro che sto facendo“.