MotoGP 2018 Australia, Marquez: “Tutti pensano che le mie vittorie siano facili. Non è così”
Dopo aver vinto il suo settimo titolo mondiale (terzo consecutivo) in Giappone, Marc Marquez è chiaramente sotto i riflettori anche a Phillip Island. Il pilota del team HRC ha eguagliato i cinque mondiali in classe regina di Mick Doohan, e non ha la minima intenzione di volersi fermare o accontentare. Marquez, oltre a puntare a fare il massimo in queste ultime uscite, punta anche ai prossimi titoli mondiali, mettendo nel mirino sia Valentino Rossi che, più in là, Giacomo Agostini.

“Chi si pone dei limiti, a mio parere non affronta bene la vita. Non bisogna pensare ai limiti” – sottolinea ai giornalisti Marc Marquez – “Non penso al presente, non al passato o al futuro. Il prossimo anno avrò ancora la pressione e la voglia di vincere ancora un altro campionato. Per me è facile non abbassare la guardia. Mi basta pensare al 2015. In quell’occasione venivamo da un’annata con 13 vittorie, ma iniziammo quel campionato senza capire nulla“.
La carriera di Marquez, soprattutto in MotoGP, con la bellezza di cinque Mondiali vinti in sei campionati, uniti a 43 vittorie, 50 pole, 44 giri record e ben 76 podi (sempre limitandosi alla classe regina), inducono a pensare che per lo spagnolo sia facile dominare in modo così netto. Lui, però, non è per nulla d’accordo: “Ho quasi l’impressione che le persone pensino che per me vincere sia facile. Non è così, non lo è mai“.
“La settimana scorsa a Motegi c’erano quelli che mi dicevano che la Honda aveva fatto arrivare il presidente, perché sapevano già che avrei vinto. Ma i momenti brutti arrivano, prima o poi. Questo è sicuro. Chi è stato un’atleta lo sa, anche se non possiamo sapere con certezza quando, se sarà il prossimo, tra due, tre o tra cinque anni“, aggiunge il nativo di Cervera.
Guardando al presente, Marquez pensa che queste ultime tre gare possano risultare molto utili in ottica 2019: “Possiamo sfruttarle per testare i concetti della moto del prossimo anno, facendo un po’ di programmazione. Tutti i piloti, a tutti i costruttori, chiedono di migliorare il telaio ed il motore. Vogliamo capire il motivo per cui noi sforziamo tanto l’anteriore e davanti siamo sempre obbligati ad usare una gomma più dura per non soffrire in maniera eccessiva“.
Gianluca Zippo
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