Carmelo Ezpeleta, anni 71 e CEO di Dorna, ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta dello Sport, pubblicata sulla versione cartacea della Rosea in edicola quest’oggi. Il gran capo spagnolo del Motomondiale ha toccato vari temi, dalla situazione Valentino Rossi alla competitività del campionato, con un focus sulle case che finora ancora non hanno vinto.
Sul Dottore, l’opinione di Ezpeleta è netta. Secondo lo spagnolo, un Valentino in queste condizioni è una grande risorsa per la classe regina: “Mi lascia perplesso che qualcuno mi chieda solo in base a una carta d’identità cosa succederà con Valentino alla fine della prossima stagione. A uno a cui in Francia non basta finire secondo e cade per fare primo, e che poi vince in Olanda, noi chiediamo quando si ritira? A me sembra praticamente un insulto. Inoltre sento dire che gli ho offerto un team in MotoGP, ma non ne abbiamo mai parlato“.
Nell’ultimo paio di stagioni, lo spettacolo non è mai mancato in MotoGP, con i nove vincitori diversi dello scorso anno e la classifica cortissima di questo 2017 (cinque piloti in 26 punti). Così Ezpeleta: “A me non interessa un Mondiale con tanti vincitori, ma uno competitivo e divertente. E le scelte regolamentari di qualche anno fa dimostrano che la strada che abbiamo intrapreso è giusta“.
“Non solo la Suzuki è in difficoltà e non ha vinto nessuna gara, ma anche Aprilia e KTM” – conclude Ezpeleta – “L’Aprilia ha dimostrato di essere abbastanza vicina, benchè abbia ancora problemi di affidabilità. Mentre la Suzuki credo abbia pagato l’infortunio di Rins. Gareggiare con solo una moto non è facile, e dimostra che, col livello di oggi, per una Casa schierare almeno 4 moto è importantissimo“.
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