Il Gran Premio di Francia coincide quest’anno con il primo vero tentativo di fuga in classifica. A firmarlo, manco a dirlo, è Marc Marquez, che a Le Mans ottiene la 3° vittoria di fila (non riusciva dall’annata magica 2014, quella delle 10 vittorie in fila) e scappa via in classifica, a +36 su Maverick Vinales e soprattutto a +49 sul rivale più accreditato, Andrea Dovizioso, che ha rimediato un altro zero dopo quello di Jerez.
“All’inizio la gara è stata difficile, perché alla chicane ho avuto anche un leggero contatto con Zarco. Poi mi è caduto davanti Iannone e non l’ho preso per un pelo, però mi hanno superato altri due piloti” – ha spiegato Marquez – “La pista era diversa rispetto al warm-up di stamattina, si scivolava un po’ di più, specialmente con la gomma anteriore. Piano piano sono riuscito ad avere un bel passo, ma onestamente senza Dovizioso la gara è stata diversa, più facile. Il suo passo era molto buono, secondo me ne aveva più di tutti oggi. Dopo che è caduto, ho ripensato alla mia strategia di gara, gestendo diversamente la situazione“.
Marc spiega la scelta della Hard al posteriore: “Sapevo che nei primi giri sarebbe stato un rischio soprattutto a livello di grip, e gli altri avevano la morbida. Con la dura, però, una volta portata in temperatura avvertivo un feeling migliore e riuscivo ad avere un passo molto costante. Davanti invece ho scelto la gomma media, che è un po’ morbida rispetto a quelle che uso di solito, ma era la scelta più sicura da prendere. Diversamente che al posteriore, con la dura all’anteriore ieri il feeling era un po’ strano e non volevo rischiare“.
“Sicuramente sto vivendo un buon momento. L’ho detto già da Austin che dobbiamo cercare di fare delle buone gare, perché l’inizio della stagione è molto importante. E’ dall’Argentina che mi sento davvero bene con la moto” – ha continuato il nativo di Cervera – “Quando hai questo feeling con la moto, tutto gira per il verso giusto. La Honda ha fatto un grande lavoro, ma non dobbiamo rilassarci. Dobbiamo continuare così e mantenere alta la concentrazione, perché oggi ho rischiato di cadere in curva 3 perché stavo spingendo al massimo“.
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