Stagione agrodolce per il Torino, che a inizio stagione sembrava destinata a tornare in Europa invece si è dovuto accontentare di una salvezza tranquilla. Tutto grasso che cola, naturalmente, ma gli ultimi mesi del campionato sono stati un po’ abulici dal punto di vista emotivo.
FLOP: IAGO FALQUE, LJAJIC, HART
Quello che sarebbe potuto essere, non è stato. Se Iago Falque e Lijaic avessero segnato un po’ di più, il Torino si sarebbe trovato a lottare per un posto in Champions League. Invece giocano a corrente alternata e non riescono a trovare l’affiatamento necessario per trasformare gli assist in gol. Quando c’è Lijaic, manca Iago e viceversa. Peccato, poteva essere una stagione storica come quella dell’Atalanta. Anche Hart non ha impressionato e si è reso protagonista di papere da Mai dire Gol. È un buon portiere, ma se fosse nato in Italia con la sarebbe mai diventato il titolare della nazionale.
TOP: BELOTTI, BASELLI, BENASSI
Più che un Gallo, una tigre affamata. Andrea Belotti, quest’anno, è ufficialmente diventato l’attaccante italiano più forte e il prezzo del suo cartellino è volato alle stelle. Troppo forte il Gallo, abile a segnare in tutti i modi e soprattutto a tutte le squadre. Mihajlovic deve ringraziarlo, perché se non fosse stato per lui si sarebbe trovato immischiato in una fastidiosissima lotta per non retrocedere. Il Gallo gli ha salvato le piume. A supporto di Belotti, altre due B da applausi. Baselli e Benassi hanno tenuto alto l’orgoglio del centrocampo granata e si sono contraddistinti per senso del gol, rapidità di esecuzione e visione di gioco.
ALLENATORE MIHAJLOVIC VOTO 6
Sufficienza piena per Sinisa, tradito da alcuni giocatori. Potrebbe rimanere sulla panchina del Toro, dipenderà molto da Cairo.
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