E’ il momento della conferenza stampa di Allegri, prima della finale di Coppa Italia Juventus-Milan. Un’altro trofeo importante per la truppa bianconera, desiderosa di raggiungere la doppietta per il quarto anno consecutivo. 

Juventus-Milan finale di Coppa Italia, dichiarazioni pre-partita Allegri.
Fonte: Youtube

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Di fronte hanno un Milan che cercherà in tutti i modi di raddrizzare una stagione non proprio esaltante. Con la seconda parte, l’arrivo di Gattuso, il gruppo pare abbia più consapevolezza nei propri mezzi.  

Allegri ha subito voluto sgomberare il campo da ogni pensiero sul campionato. Lo scudetto è a portata dei bianconeri, ma ora occorre pensare alla Coppa Italia, altro importante traguardo da raggiungere.

Per quanto riguarda la formazione da mettere in campo domani sera, il tecnico livornese ha voluto subito chiarire come Cuadrado manifesti ancora delle difficoltà nel ruolo di terzino destro. Al centro della difesa dovrebbe esserci uno tra Benatia e Rugani, assieme a Barzagli.

Parlando di Dybala e del suo rendimento non al top in questa ultima fase di stagione, Allegri ha voluto fare i complimenti all’argentino per il suo rendimento in campionato. Ha segnato tante reti, ha ancora grandi possibilità di crescita. Domani spera possa fare una grande partita, visto che ci sarà più spazio per lui in una zona dove è più bravo.

Invece, in riferimento al Milan, ha parlato di una squadra che è stata in grado di mettere in difficoltà la Juventus nell’ultimo scontro di Torino. Gattuso è una persona che ama il calcio, perciò bisogna sperare che si arrabbi un po’. In questo caso vorrebbe dire che le cose per lui si mettono male.

Infine, in riferimento al suo futuro, il mister non ha voluto aprirsi più di tanto. Lui si è trovato bene in questi quattro anni passati a Torino, ha un ottimo rapporto, in piena sintonia con la dirigenza. In questi ultimi anni, nel passaggio dal Cagliari al Milan è cresciuto tanto, visto che è passato ad una società di maggior prestigio e con grandi pressioni.

Ma, comunque, la crescita non finisce qui, c’è sempre da imparare e da mettersi in discussione.