Analisi Milan-Benevento 0-1: i rossoneri tornano ad essere la squadra involuta ed incompiuta di inizio stagione, una squadra volenterosa ma scarica sia mentalmente, che fisicamente. Ottima la gara d’orgoglio dei sanniti, che nonostante la posizione tragica (sportivamente parlando) in classifica espugnano San Siro e conquistano la prima storia vittoria in Serie A.
La partita di ieri sera ha fatto tornate in mente il Milan di inizio stagione, quello che si impegnava molto, ma che non riusciva a vincere. Più di 20 tiri per scardinare la resistenza dell’ultima in classifica, con la peggior difesa del campionato e che aveva trovato il primo punto in trasferta appena una giornata prima. Eppure il gol non è arrivato, mentre Iemmello è riuscito ad insaccare alle spalle di Donnarumma quel gol che è poi stato difeso alla morte dagli uomini di De Zerbi.
Il 4-4-2 proposto ieri sera da Gattuso è stato un disastro, con la squadra che non ha saputo interpretare questo modulo e che ha subito il coraggio di un Benevento che ha aggredito alto gli avversari e che, con la mente sgombera da ogni pensiero, ha saputo mettere in difficoltà Bonucci e compagni fin dalle primissime battute.
L’idea del tecnico rossonero era quella di uno schieramento asimmetrico: da un lato Calabria avrebbe dovuto giocare più “frenato” lasciando l’intera fascia a Borini, mentre dall’altra parte, a sinistra, R. Rodriguez avrebbe dovuto sovrapporsi approfittando dello spazio lasciato libero da Bonaventura che si sarebbe spesso dovuto dirigere verso la zona centrale del campo per lasciare terreno allo svizzero.
Le due punte non hanno quasi mai avuto palloni giocabili a disposizione e Gattuso stesso è subito tornato sui suoi passi richiamando la squadra al ritorno al 4-3-3 con Cutrone ala sinistra.
Qualcosa è cambiato da un mese a questa parte, in negativo ovviamente e la consapevolezza dei ragazzi sembra essere svanita e le difficoltà di inizio stagione stanno tutte tornando a galla.
Una condizione atletica non ottimale, con calciatori stanchi ed incapaci di giungere lucidi negli ultimi 20 metri, anche a causa di freni mentali che ne stanno condizionando il finale di stagione.
L’Atalanta ha già effettuato il sorpasso, mentre Fiorentina e Sampdoria sognano di mettersi alle spalle il Milan, costringendolo a pensare alla finale di Coppa Italia contro la Juventus come un’ultima spiaggia per la qualificazione alla prossima Europa League.
Il 9 maggio ci sarà la battaglia all’Olimpico di Roma e vincere un trofeo sarebbe veramente fondamentale in quello che per il Milan può essere considerato come una sorta di anno zero, ma a prescindere da questo sarebbe veramente una brutto colpo scivolare in classifica e farsi scavalcare da così tante squadre e considerando che tra le quattro gare che mancano per il termine del campionato ci sono gli spareggi diretti contro Atalanta (a Bergamo) e Fiorentina (a Milano), non si può assolutamente commettere l’errore di pensare solamente alla finale di Coppa.
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