Il nuovo DPCM del mese di novembre ha stabilito una stretta per alcune regioni. Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria da zona gialla diventano zona arancione.
La trasformazione del DPCM è avvenuta in seguito alla firma del ministro della Salute Speranza di una nuova ordinanza. Questa entrerà in vigore a partire dalla giornata di domani, mercoledì 11 novembre.
La curva del contagio sta lentamente ma inesorabilmente peggiorando. Tutte le regioni, in pratica, sono considerate a rischio alto, con la possibilità di arrivare a numeri davvero incontrollabili.
Gianni Rezza, il direttore del dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute, ha reso note le preoccupazioni in un videomessaggio rilasciato nella giornata di eri, 9 novembre:
“La situazione epidemiologica da Covid-19 continua a peggiorare e si registra un Rt di circa un 1,7. Abbiamo oltre 500 casi per 100mila abitanti e quasi tutte le regioni italiane sono pesantemente colpite”.
Cosa significa in concreto questo passaggio da zona gialla ad arancione? Le restrizioni riguardano soprattutto le attività di ristorazione, con possibilità di affollamenti incontrollati:
- coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino (quindi vietato uscire in questi orari se non per comprovati motivi),
- chiusi bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie 7 giorni su 7,
- asporto sempre consentito fino alle ore 22 (quando scatta il coprifuoco),
- centri commerciali chiusi nei weekend, festivi e prefestivi (salvo le farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie ed edicole interni),
- musei e mostre chiusi,
- trasporto pubblico ridotto al 50% (treni, bus, metro),
- chiusi anche palestre, piscine, teatri, cinema, terme,
- aperti i centri sportivi
La situazione sta rischiando di uscire di mano. Occorre rispettare le regole e uscire il meno possibile, per evitare di ritornare al periodo della scorsa primavera.
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