Più che le polemiche per il rigore dato, a tenere banco in Italia ci sono le parole di Buffon. Analizzate anche a mente fredda, sono di una gravità allucinante e gettano fango su una società, quella della Juventus, che nel corso degli anni aveva dato lezioni di stile e di superiorità affermando che chi si lamenta degli errori arbitrali è solo un perdente che cerca scuse. Lo sfogo di Buffon è stato inaspettato e chi era anti-juventino prima delle sue parole, avrà rafforzato le sue convinzioni.
Un mix di arroganza e delirio che ha fatto impazzire i social. Per capire la gravità delle parole di Buffon, bisogna tirare in ballo Alex Del Piero, leggenda bianconera, che non ha potuto esimersi dall’affermare che le parole di Buffon non avevano alcun fondamento.
Sensibilità, bidoni dell’immondizia, sudore, fatica, meritocrazia. Gigi ha dato il peggio di sé e ha concluso la sua carriera internazionale, costellata di insuccessi e delusioni, nel peggiore dei modi.
Espulso dal campo per le proteste veementi, tacciato dalla critica e “insultato” da tutti i tifosi avversari. In pochissimi lo hanno sostenuto, anche fra gli juventini stessi. Rigore o meno, non si può andare davanti al microfono e sparare a zero su tutti e tutti.
Comprensibile se hai 20 anni, meno se ne hai 40. Senza contare che in questi anni Buffon era stato il paladino del silenzio, soprattutto quando i giornalisti gli chiedevano dei tanti “regali” fatti alla Juventus. Casualità, diceva Gigi. Ora, al primo episodio tutto, Buffon ha evocato lo scandalo. Ed è stato, giustamente, messo alla gogna mediatica…
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