L’episodio più clamoroso è di sicuro il rigore dato alla Sampdoria a pochi minuti dalla fine, quando il Bologna vinceva 1-0. Sul cross di Berezynsky, Pulgar tocca il pallone con il fianco ma l’arbitro concede un inspiegabile rigore. La svista è clamorosa, perché il tocco con il fianco è netto e non è concepibile assegnare un rigore del genere che rischia di diventare il penalty più inventato di tutto il campionato.
Donadoni protesta a lungo, il suo vice viene cacciato e il Bologna perde la testa. Il risultato finale è fortemente condizionato (per non dire falsato) e condanna i rossoblu alla terza sconfitta consecutiva.
In Cagliari–Juventus, sullo 0-0 viene negato un rigore abbastanza solare al Cagliari per una spinta di Alex Sandro su Dessena. Nulla di clamoroso, ma è giusto farlo notare a scanso di equivoci (e considerate le recenti polemiche). Regolari entrambi i gol della Juventus.
A Crotone, il rigore concesso alla Roma sembra generoso. La spinta è lieve e il tocco sulle gambe di Salah è tutta da verificare. Come dice un famoso proverbio, San Giovanni non fa inganni, il rigore viene sbagliato da Dzeko.
In Lazio–Milan, Damato assegna giustamente un rigore alla Lazio (fallo su Immobile) ma nega altri due rigori, uno per parte; Gomez affossa immobile sullo 0-0, Lulic spinge Abate sull’1-0.
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