E’ il giovedì che precede l’inizio di un altro weekend, questa volta con il Gp d’Ungheria, dodicesima prova del Mondiale Formula Uno.
Partiamo dalle dichiarazioni di Verstappen e Ricciardo, i due piloti Red Bull, con alterne fortune. Se l’olandese sta sorprendendo tutti negli ultimi gp, non si può dire lo stesso per l’australiano.
Verstappen è piuttosto fiducioso per la seconda parte del Mondiale. Per quanto riguarda la caduta di Vettel in Germania ha sottolineato come sia un episodio assolutamente normale, che poteva capitare a chiunque. Con la ricerca del migliore grip in ogni curva è possibile compiere un fuoripista. Un piccolo bloccaggio delle gomme e sei già fuori.
Invece, in riferimento al Gp d’Ungheria, il pilota ha speso parole importanti. Ha definito il tracciato come molto complicato da giudare, non si riesce a padroneggiarlo con sufficiente calma.
L’inizio non è dei più semplici, con una frenata in curva 1, poi il settore 2 richiede molta precisione da parte dei piloti, essendo stretto e tortuoso. Infine, la curva 11 è molto veloce ed una parte del circuito che preferisce, dove riceve le migliori sensazioni se fatta bene.
Il suo compagno di squadra Ricciardo ha altri pensieri per la testa, con il rinnovo del contratto ancora in essere. Ma questa volta dovrebbe avversarsi, prima delle vacanze. Quelle del 2013, del passaggio dalla Toro Rosso alla Red Bull furono piuttosto estenuanti.
Invece, per quanto riguarda l’idea di stravolgere il calendario della Formula Uno, togliendo le prove libere e aggiungendo una gara in più al sabato, lui si è detto piuttosto interessato. Ci sono delle abitudini che è difficile abbattere, ma a lui non piace l’attuale organizzazione del weekend. Ci sono troppe prove libere, di conseguenza troppi giri a vuoto, meno che contano. Questo aspetto va rivisto profondamente, anche se lui sa come sia difficile cambiare una programmazione così consolidata.
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