Nel Premier Mandatory di Indian Wells, il primo della stagione, il tabellone femminile si è allineato alle semifinali che andranno in scena nella notte italiana tra venerdì e sabato.

Dopo che Simona Halep, numero uno del mondo, e Naomi Osaka, avevano strappato ieri il rispettivo pass per la semifinale, anche la parte bassa del tabellone ha emesso i suoi verdetti.

La prima a centrare l’obiettivo è stata la russa Daria Kasatkina in grande forma dopo la finale raggiunta Dubai alla fine dello scorso mese, e protagonista di un torneo davvero brillante.

(Fonte: Twitter)

La russa, dopo aver sconfitto due campionesse slam e tra le prime venti giocatrici del mondo, come Stephens e Wozniacki, fa fuori anche Angelique Kerber, numero dieci del seeding, con un’autentica lezione di tennis.

Un match a senso unico durato appena 58 minuti di gioco e che Kasatkina ha dominato dall’inizio alla fine con un gioco intenso su ogni colpo e con soluzioni precise e vincenti da ogni lato del campo.

Nulla ha potuto Kerber che diviene la terza campionessa slam sconfitta dalla russa in questa magica settimana che le è valsa la prima semifinale in un Premier Mandatory della carriera.

Kasatkina tenterà questa notte di proseguire nel suo cammino portentoso in una avvincente semifinale contro Venus Williams che torna a questo punto del torneo 17 anni dopo l’ultima volta.

La statunitense, giunta ad Indian Wells senza avere ancora vinto un match nel circuito WTA in questa stagione, ha sconfitto nei quarti di finale la spagnola Carla Suarez Navarro facendo valere la sua maggiore potenza in tutti gli aspetti del gioco.

(Fonte: Twitter)

Un match, anche questo, a senso unico che significa per Venus, il ritorno in una semifinale in California che, come detto, mancava dell’ormai lontanissimo 2001 e simbolo di una eterna campionessa che non sembra intenzionata a smettere.

Questa notte sfida accesa ed interessante contro la russa con la quale il bilancio è di una vittoria per parte, l’ultima ottenuta dalla Williams 10-8 al terzo, due anni fa, sui prati verdi di Wimbledon.