Tanta fatica e tanta lotta per le favorite della parte bassa del tabellone femminile degli Australian Open nella terza giornata del torneo.
Se l’è vista davvero, davvero brutta la danese Caroline Wozniacki, seconda testa di serie, numero due del mondo e alla disperata ricerca del primo titolo slam.
La danese ha dovuto rimontare un set ed un svantaggio di 1-5 nel parziale decisivo con la sua avversaria, la lucky loser Jana Fett, ad un passo dal successo più importante della sua carriera.
La tennista croata, ripescata dopo aver perso nell’ultimo turno di qualificazioni, ha rischiato di fare il colpo grosso nel tabellone invece ma sul più bello si è lentamente spenta, sprecando due match point, due possibilità di chiudere al servizio il match e vedendosi recuperare dalla più esperta danese che, compreso il momento di difficoltà dell’avversaria, ha evitato in ogni modo di regalarle punti.
Meno drammatico ma comunque faticoso anche il secondo turno per la ucraina Elina Svitolina, numero quattro del seeding, in forte crescita negli ultimi anni ma ancora in cerca della prima semifinale in uno slam.
Contro Katerina Siniakova, recente finalista a Shenzhen, sapeva che avrebbe dovuto fare particolare attenzione ed infatti la ceca è uscita pericolosamente bene dai blocchi aggiudicandosi il primo set.
Da qui in avanti, complice anche un piccolo acciacco fisico per la ceca, Svitolina ha reagito con grinta, fiducia e lucidità finendo per imporsi al terzo set.
Vittoria ottenuta al parziale decisivo anche per la campionessa del Roland Garros Jelena Ostapenko, che ha superato con qualche difficoltà di troppo la cinese Ying Ying Duan per 6-4 al terzo dopo aver ceduto il secondo.
Fuori, un po’ a sorpresa, la tedesca Julia Goerges in striscia positiva da 15 partite consecutive dopo i successi di Mosca, Zhuhai e Auckland e accreditata da molti con un ruolo da outsider.
Ed invece la corsa della tedesca si è interrotta già al secondo turno per mano della sempre insidiosa francese Alize Cornet che quando è serena ed in fiducia sa essere pericolosa per tutti.
Fuori anche la numero due di Australia Daria Gavrilova che, scesa in campo quasi a mezzanotte locale per via del lungo incontro di Dimitrov, ha sprecato un vantaggio di 5-0 nel primo set e la bellezza di otto set point prima di cedere sette giochi consecutivi alla belga Elise Mertens, in forma ed in grande crescita.
La belga, ha poi dichiarato di aver accusato inizialmente il lungo ritardo, giustificando così la partenza davvero deficitaria.
Tuttavia, con il passare dei minuti, ha trovato sempre più continuità, solidità e fiducia, riuscendo in una piccola impresa salvando un set che sembrava perso.
Grande giornata per il tennis estone al femminile con i successi delle due principali rappresentanti, la giovane Anett Kontaveit e la veterana rientrata lo scorso anno dopo un lungo infortunio Kaia Kanepi, vittoriose rispettivamente su Barthel e Puig.
Continua, infine, l’incredibile corsa della quindicenne Marta Kostyuk, classe 2002, proveniente dalle qualificazioni e campionessa in carica del titolo juniores.
La ragazzina ucraina, grazie al successo sulla australiana Rogowska, è diventata la più giovane a raggiungere un terzo turno in uno slam dal lontano 1997 e venerdì affronterà, in un derby tutto da gustare, la connazionale Elina Svitolina numero quattro del mondo, la sfida perfetta per continuare a sognare.
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