Con due settimane di tennis travolgente ed impressionante, Dayana Yastremska è divenuta la previsione più clamorosa della stagione perché con un coefficiente di difficoltà senza dubbio più alto.
La giovanissima ucraina, classe 2000, in crescita e maturazione con il modello della vincente connazionale Elina Svitolina, numero quattro del mondo e campionessa nelle WTA Finals di Singapore, è stata una rivelazione in questo fotofinish del 2018.
Dopo una stagione positiva per i risultati personali ma tutti praticamente di livello inferiore, nella trafila di eventi ITF preferiti, giustamente, ai più prestigiosi tornei del circuito maggiore, Yastremska ha trovato in extremis le due settimane perfette che l’hanno lanciata, non solo tra le prime 100 del mondo ma, addirittura, a ridosso delle prime 50.
NOME | DAYANA |
COGNOME | YASTREMSKA |
ETA’ | 18 |
NAZIONE | UCRAINA |
RANKING | 58 |
W/L 2018 | 43/19 |
TITOLI WTA | WTA HONG KONG |
Dopo il successo, in estate, nell’ITF sulla terra rossa di Roma, le finali della stessa categoria a Cagnes-Sur-Mer, con vittoria sull’ex top ten Andrea Petkovic, e a Ilkley, la magia di Dayana Yastremska si è concretizzata quasi allo scadere della stagione, nel mese di ottobre.
Praticamente alla fine della trasferta asiatica, la giovanissima ucraina, dopo aver superato indenne i turni di qualificazione, ha centrato il primo, inaspettato, trionfo nel circuito maggiore sul cemento di Hong Kong.
La vittoria finale è stata assolutamente prestigiosa e significativa perché Yastremska ha superato, in due set, in modo piuttosto netto ed autoritario, la cinese Qiang Wang, protagonista assoluta della lunga tournée asiatica.
E, per non farsi mancare nulla, poche ore dopo, la diciottenne ucraina è volata in Europa, a Città del Lussemburgo, per disputare l’ultimo evento della stagione dove, malgrado la stanchezza e la poca possibilità di riposo tra una sfida e l’altra, ha raggiunto le semifinali dopo aver sconfitto l’ex numero uno del mondo Garbine Muguruza.
Così, la giovanissima ragazza dell’est ha fatto irruzione nel tennis delle grandi, sorprendendo più per la singolarità del risultato, tanto eccezionale ed inatteso, che non per le qualità tecniche, mai messe in discussione.
E la classifica, a dodici mesi di distanza, non può che sorriderle con una scalata pazzesca di ben 131 posizioni che l’hanno lanciata dal numero 189 di gennaio al 58 di quest’ultima settimana.
Yastremska si colloca alla perfezione nel tennis femminile moderno con un gioco pulito, lineare e completo, tecnicamente quasi perfetto e con una propensione piuttosto evidente al vincente.
Condizionata forse, ancora, dai 18 anni, il gioco della tennista di Odessa è costantemente in spinta, a tratti poco ragionato, ma alla ricerca, da ogni parte del campo, di un colpo piatto, rapido, più o meno definitivo.
Sia di diritto, sia di rovescio, l’obiettivo di Yastremska è quello di mettere i piedi dentro al campo e di iniziare il suo pressing continuo e costante facendo muovere l’avversaria a destra e a sinistra, con la possibilità e la capacità di metterla in difficoltà tirando un po’ verso tutte le direzioni.
In lei spicca una notevole equivalenza per rendimento ed efficacia dei due principali colpi a rimbalzo, rendendola così imprevedibile per soluzioni ed iniziative che possono risultare vincenti in differenti modi.
Il servizio è ancora un colpo da circuito juniores (10 ace e 32 doppi falli, pochi punti gratuiti e poca incisività), con una prima più robusta alla quale, però, segue una seconda tendenzialmente lenta ed aggredibile e le statistiche mostrano con buona evidenza questa situazione.
Yastremska mette in campo appena il 58% di prime e, se con la prima ottiene il 63% di resa (non eccellente ma comunque buono), è con la seconda che emergono grossi problemi, riuscendo a far suo solo il 40% dei punti (non a caso riesce a salvare solo una palla break ogni due concesse).
Ciò che abbonda nel piccolo corpo della giovane ucraina è la personalità, la sfrontatezza con cui affronta ogni avversaria, la grinta con cui non si fa mettere i piedi in testa, senza timore di lanciarsi, sul campo, in rischiosi “braccio di ferro” a suon di vincenti e colpi potenti.
In lei, inoltre, spicca una buona propensione a verticalizzare il gioco, a spingersi verso la rete, più con volée che con moderni “schiaffi al volo”, per chiudere lo scambio senza attendere da fondo campo rubando, così, il tempo all’avversaria.
Yastremska ha dalla sua il tempo, è ancora giovane e i margini di miglioramento, inevitabilmente, non possono mancare, ma l’impressione è che questo nome così complicato e ruvido non mancherà nel futuro del tennis femminile.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.