Tennis, 2018 “Alla Scoperta Di”: Dayana Yastremska

Non solo Elina Svitolina nel futuro al femminile del tennis ucraino, anzi, dopo le gesta della ventitreenne numero 6 del mondo di questa stagione, un nome nuovo si sta affacciando ai piani alti delle classifiche mondiali, quello di Dayana Yastremska.

Dopo aver raggiunto la finale nel torneo juniores di Wimbledon lo scorso anno, in questo 2017 Dayana si è messa in luce al grande pubblico nel torneo su terra rossa di Istanbul, nel quale ha sconfitto l’ex top 10 Andrea Petkovic prima di raggiungere i quarti di finale.

 Classe 2000, grintosa, tosta e dotata a livello tecnico, Yastremska è senza dubbio tra i prospetti più interessanti per il futuro, e il confronto con la connazionale Svitolina, attualmente tra le big del tennis mondiale, potrebbe servirle come sprono ed incoraggiamento per la stagione che verrà.

NOME DAYANA
COGNOME YASTREMSKA
DATA DI NASCITA 15.05.2000
NAZIONALITA’ UCRAINA
RANKING 188
COLPO PREFERITO  DRITTO
HIGHLIGHTS QF ISTANBUL

 

 

La giovanissima tennista ucraina ha iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni e fin da subito, ha capito che un giorno avrebbe voluto calcare i campi degli eventi più prestigiosi del circuito.

Si sentiva fin da piccola una campionessa e simulava sfide con le più grandi giocatrici del mondo, un sogno che piano piano, sta iniziando a prendere corpo.

Fin dai primi passi nel mondo del tennis, a Yastremska non è mancato il totale supporto della famiglia che l’ha sostenuta lungo tutta la trafila juniores, e che la segue tuttora in questo suo primo contatto con il circuito delle grandi.

Da marzo poi, è diventata un pochino più “italiana” grazie alla guida tecnica affidata all’esperto tecnico Marco Girardini che, in Italia ha in passato seguito anche il settore giovanile femminile della Federazione.

Con Girardini, Dayana sta cercando di affinare le sue armi di un tennis che ama definire”universale” nel senso che sente di poter fare un po’ tutto, dai colpi vincenti precisi e potenti, ad altre tipologie di variazioni grazie a buonissime doti tecniche.

Questa duttilità le permette infatti di avere una “universalità” anche per quanto riguarda il feeling con le varie superfici, potendo ottenere risultati positivi sull’erba, la sua preferita, come la finale juniores a Wimbledon, oppure sulla più lenta terra rossa, come il quarto di finale ad Istanbul dello scorso aprile.

Il torneo di Istanbul, rimane fin qui, il momento in cui Yastremska si è brillantemente presentata al grande pubblico di appassionati, grazie ad un inatteso successo, all’esordio, contro Andrea Petkovic, in calo in queste ultime stagioni, ma comunque più esperta e abituata a certe situazioni.

Ed invece Yastremska non solo ha trovato il primo acuto personale nel circuito, ma ha anche vinto una difficile sfida in rimonta, infliggendo anche un pesante 6-0 alla tedesca e gestendo con strana maturità il momento saliente del match, al momento di servire per chiudere l’incontro.

Un carattere convinto, forte e tenace, che le ha permesso a nemmeno 17 anni di raggiungere così, il primo quarto di finale in un torneo WTA, ma del quale vuole eliminare alcune imperfezioni che ancora la attanagliano.

Infatti, troppo spesso ancora, Yastremska perde la concentrazione con facilità e per tempi piuttosto prolungati, o, in altre occasioni, denota un po’ di paura di troppo nei momenti di estrema tensione, evidenziando un pericoloso “braccino” che potrà eliminare grazie ad esperienza e abitudine.

Tornando al suo gioco, ciò che è visibile fin da subito è una spiccata volontà di fare il punto, di proporsi in modo aggressivo nello scambio con i suoi colpi piatti, a tutto braccio.

La seconda qualità che emerge fin da subito, è, come detto, una buona completezza da entrambi i lati, riuscendo così ad essere pericolosa e vincente tanto con il dritto quanto con il rovescio.

Tuttavia, Yastremska ama prendere in mano il gioco soprattutto con il dritto, sul quale un movimento ampio e lineare le permette di spingere con continuità ed efficacia sia dall’angolo naturale che da quello sinistro.

Anche l’impugnatura le consente di avere margine e pesantezza di palla, riuscendo bene a scendere con la testa della racchetta sotto la palla e nascondendo fino all’ultimo la direzione del colpo che inoltre tende, improvvisamente, ad abbassarsi nella traiettoria dopo aver toccato il terreno, rendendo difficile la difesa avversaria.

Il rovescio è un colpo altrettanto solido e continuo, giocato sempre con poche variazioni e pochi effetti, ma non per questo prevedibile e monotono, perché Yastremska riesce bene a smistare a destra con il cross o a sinistra con violenti lungolinea.

Il vero neo tra i fondamentali, al momento, appare il servizio, lento, aggredibile e prevedibile.

La prima ha una discreta precisione ed è spesso giocata piatta, mentre la seconda è un colpo che necessita di tantissimo lavoro perché ancora troppo insicura e deficitaria, consentendo all’avversaria di mettere per prima i piedi dentro al campo.

Il movimento tuttavia è poco costruito e questo le potrebbe permettere, con discreta facilità, di migliorarne l’efficacia con un irrobustimento muscolare ed un utilizzo maggiore della spinta delle gambe.

Questo perché, per quanto riguarda gli arti inferiore, Yastremska gode già di una buona potenza e formazione fisica che le consentono già adesso, di disporre di una solida fase difensiva, ottima arma a propria disposizione per crearsi un sicuro piano B qualora la spinta aggressiva sia in giornata no, troppo fallosa ed incerta.

Il carattere sicuro di sé e una forte volontà di arrivare in alto, sono sicuramente gli aspetti che al meglio potranno accompagnare il suo innato talento tecnico già evidente e pronto per i grandi palcoscenici.

Un altro fattore che potrà aiutare Yastremska potrebbe essere la “rivalità” con la connazionale Svitolina i cui risultati, sebbene sia più grande anagraficamente e più esperta nel circuito, dovrebbero essere un buon incentivo per la più giovane per continuare a migliorarsi per provare a sorpassarla.

Entrambe comunque potrebbero fungere da traino per un nuovo florido movimento dell’est Europa, quello ucraino, due ragazze talentuose che sognano davvero in grande.

 

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