Vi riportiamo le dichiarazioni del tecnico rossonero alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la formazione juventina.
Il tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia di ogni gara, questa volta però affiancato dal suo capitano, Leonardo Bonucci, uno degli ex di turno insieme allo juventino Mattia De Sciglio. Per il tecnico e per tutto il Milan, questa finale rappresenta tanto e non hanno alcuna intenzione di fallire l’obiettivo nonostante la forza della Juventus.
La partita- “Dovremo riconoscere le caratteristiche degli avversari, Cuadrado e Costa creano superiorità con i dribbling. Bisogna far fatica, non basta prepararsi solo a livello tecnico-tattico, deve scattare qualcosa nella testa”.
La Juventus- Da giocatore, ma anche oggi, mi dà la sensazione di una squadra con una grandissima mentalità e senso d’appartenenza. Tutti i giocatori che mettono quella maglia sono avvelenati e orgogliosi, il Milan ha sempre avuto giocatori più tecnici. Nel mondo Juve c’è compattezza, gliel’ho sempre invidiato”.
Biglia- “Dev’essere un valore aggiunto, in questi giorni ha fatto cose disumane, facendo cose che nessuno si aspettava. Era sul pezzo dalle otto di mattina alle sette di sera, in questo momento abbiamo bisogno di questi atleti e di questa mentalità. Non è al massimo, se prende una botta può farsi male, ma tutti devono apprezzare un uomo così, ha fatto un gesto incredibile”.
Ancelotti- “Ci sentiamo spesso, in questi giorni non l’abbiamo fatto. L’unico che è sentito è Arrigo Sacchi, mi ha fatto un ‘in bocca al lupo’. Sono scaramantico, ad Arrigo ho risposto per rispetto, Carlo sa che sono scaramantico, quindi non lo fa”.
Suso- “Mi aspetto un giocatore che ci aiuti, in tutte e due le fasi. So che gli stiamo chiedendo qualcosa in più. Ci serve Suso anche in fase difensiva. Contro il Verona ha fatto 4-5 giocate incredibili, ma come ha detto Leo dovremo essere concreti nelle giocate che ci capiteranno”.
Una Juventus già scudettata- “Quando una squadra vince da tempo, non fa differenza. Loro si allenano giocando, io spesso ho la sensazione che a fine partita i giocatori della Juve non siano nemmeno sudati. Per questo domani dovremo fare una grande partita, se vogliamo riuscire a fare qualcosa di importante, dovremo avere mentalità”.
La partita più importante da allenatore- “Sì, speriamo ci sia una grandissima soddisfazione. Ma se non dovesse arrivare, serviranno forza e lavoro”.
In caso di vittoria-“Ci saranno i miei figli e mia moglie, abbraccerò i miei giocatori e berrei un bicchiere di vino, ma lo farei anche se dovessimo vincere”.
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