Bologna-Roma 1-1. Un pareggio che, a conti fatti, pare giusto, visto che la squadra giallorossa non è riuscita ad incidere come al solito.
Non si è vista una Roma spettacolare. Forse i demeriti sono da ricercarsi più al pensiero del delicato incontro con il Barcellona, che all’avversario in sè.
Senza voler togliere nulla alla formazione di Donadoni, schierata con un 4-3-3 efficace. Un Palacio che non sente l’età, ancora pronto a scattare per il campo. In porta per i felsinei fa il suo esordio Santurro, che si è dimostrato all’altezza.
I giallorossi sono schierati con il solito 4-3-3, con il compito di Kolarov e Florenzi di spingere sulle fasce, Nainggolan a tentare gli inserimenti, Strootman a fare da diga tra il centrocampo e la difesa.
Dopo il quarto d’ora avviene un episodio che ha inciso sicuramente nell’andamento del match. S’infortunia Nainggolan, con un problema che, a prima vista, non pare recuperabile in occasione della sfida di Champions a Barcellona.
Poco dopo, arriva la rete del vantaggio bolognese. Pulgar che riceve palla su un pasticcio di Poli ed infila Alisson con un bel diagonale di destro.
La Roma, avrebbe avuto anche l’occasione per poter pareggiare subito l’incontro, con Strootman che colpisce il palo da due passi di distanza dalla porta.
Ma sarà una delle poche occasioni costruite dai giallorossi fino al termine della gara. Bologna-Roma può essere inquadrata così. Donadoni ha potuto impostare la gara sul vantaggio ottenuto nel primo quarto d’ora di gara. Da quel momento i felsinei sono spariti dal campo, non hanno creato veri pericoli. Ma la Roma è sembrata meno propositiva e lucida del solito.
Già un infortunio avvenuto nella prima parte di gara deve aver messo sottopressione tutta la squadra. Il pericolo che altri giocatori facessero la stessa fine li ha un po’ bloccati.
Alla fine ci ha pensato il solito Dzeko a pareggiare i conti con un bel colpo di testa su un lavoro interessante di Perotti sulla sinistra.
Si sentono già le prime preoccupazioni da parte della tifoseria, per via di un gioco che non c’è, è sparito sotto qualche lavagna di Di Francesco o forse non c’è mai stato.
Non è così, non si deve inveire subito, per una partita. Il pareggio ci può anche stare, si può incappare in giornate storte, dove tutto quello che si è preparato prima non funziona più.
Ora testa al Barcellona, sfida delicatissima, ma finchè una fiammella di speranza rimane accesa è giusto sperare.
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