Il club rossonero pensa alle contromosse per convincere la Uefa dopo la bocciatura del business plain, tra queste si pensa ad un passaggio di mano al timone della società.
C’è molta preoccupazione in casa Milan, specie dopo la bocciatura da parte della Uefa sul business plain presentato dalla società rossonera. Questa decisione presa dal secondo organo calcistico mondiale, ha lasciato l’ambiente milanista tra lo stupore e la delusione, ma soprattutto la paura di non vedere partecipare la squadra alla prossima edizione dell’Europa League.
La dirigenza di Via Aldo Rossi, con a capo l’amministratore delegato, Marco Fassone, è già al lavoro per preparare le contromosse in vista di metà giugno, quando la camera giudicante del CFCB si pronuncerà in via definitiva. Tra le varie soluzioni studiate dalla società insieme ai suoi legali, ci sarebbe quella di un cambio di proprietà, facendo di conseguenza uscire di scena l’attuale presidente, Mr Li, sembrano però non esserci i tempi necessari per arrivare a questo possibile scenario.
L’alternativa sarebbe un nuovo rifinanziamento, anche se l’attuale proprietà ha già rifiutato tre proposte che forse avrebbero potuto servire al Milan. Tornando ad un eventuale cambio di proprietà, non è casuale che spunti nuovamente il nome di Sal Galatioto, il quale insieme al noto magnate americano Paul Allen, pare essersi presentato ieri a Milano allo studio di Cavallo e Associati, se ciò dovesse avere dei riscontri importanti si andrebbe verso una direzione che per lo meno potrebbe garantire un futuro ambizioso ai rossoneri. Vedremo da qui ai prossimi giorni quali saranno gli sviluppi su una triste vicenda, nata soprattutto dai problemi ereditati dalla vecchia proprietà, che mette in serie difficoltà quella attuale, come purtroppo sta avvenendo.
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