15 mesi, 456 lunghissimi e difficilissimi giorni avevano separato Maria Sharapova dalle competizioni e dai campi dei più prestigiosi tornei del mondo.
Ma il conto alla rovescia è finalmente terminato e oggi la russa, ex numero uno del mondo, ha fatto il suo trionfante e discusso ritorno nel torneo di Stoccarda, dove ha beneficiato di una wild card.
Invito che nelle settimane precedenti al torneo, ha fatto discutere e non poco, con tante colleghe che hanno ritenuto ingiusto e scorretto da un punto di vista etico, il trattamento riservato alla campionessa russa.
Ma il clamore mediatico mosso da questo incontro di primo turno, è stato impressionante a livello mondiale, con la WTA che ha mostrato in diretta sulla sua pagina facebook il primo allenamento di questa mattina della russa, che fino alla mezzanotte del 26 aprile, non poteva entrare nella location del torneo, e con i direttori dell’evento che hanno visto gremite le tribune del campo centrale, con i biglietti esauriti in pochissime ore.
Giusta o sbagliata che sia la concessione di tutti questi inviti a Maria, quello che è evidente è che la russa muove intorno a sé interessi economici e risonanza mediatica, e gli occhi di tutto il mondo dello sport, in quel momento sono puntati su quel campo e su quel torneo.
Così alle 18.30, il mondo del tennis si è fermato, attento sull’ingresso della tre volte vincitrice del torneo di Stoccarda, che tornava ufficialmente alle competizioni agonistiche, o meglio, come detto da lei, a fare quello che le riesce meglio.
La sua prima avversaria, era Roberta Vinci, numero uno d’Italia, ma che negli ultimi mesi ha visto il suo rendimento, e di conseguenza il suo ranking, calare leggermente, ma nonostante questo aveva promesso filo da torcere per la divina del tennis.
Ma Maria non aspettava altro, e dopo un inizio tremebondo ed emozionato con la russa scivolata sotto di un break, le urla e i colpi vincenti sono tornati quelli di un tempo, e con essi la grinta, il carattere e il cuore che l’hanno resa grande.
Sharapova si è dimostrata molto efficace con i colpi di inizio gioco, servizio (11 aces e 81% di punti vinti con la prima) e risposta, che hanno messo continuamente in difficoltà il tennis più leggero e demodé della pugliese.
Un po’ più impacciata negli spostamenti, che mai sono stati il marchio di fabbrica della casa, la russa ha comunque lottato da fondo con dei fendenti precisi e angolati, riuscendo a gestire i tagli slice offerti dal rovescio in back di Roberta.
Dopo un primo parziale sofferto, chiuso 7-5 al foto-finish, Maria ha gestito senza problemi, l’incontro continuando il suo estenuante pressing fatto di urla e sberle da fondocampo, prima di lasciarsi andare ad un’incontenibile gioia e a qualche lacrima quando ha visto infrangersi in rete l’ultimo rovescio dell’azzurra.
Aveva aspettato questo momento per così tanto tempo che avrebbe voluto non finisse mai, 456 interminabili giorni prima che il tennis tornasse ad avere la sua grande popstar.
Ma questa volta la russa dovrà aspettare molto meno prima di tornare in campo, e domani scenderà di nuovo sul centrale per il suo secondo turno. Ma a Maria va bene così, e non potrebbe esserne più contenta.
Risultato 1° turno: [WC] M.Sharapova b. R.Vinci 7-5 6-3
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