Francesca Schiavone trionfa in finale contro la spagnola Lara Arruabarrena superata in due set, 6-4 7-5, e conquista sul suolo colombiano l’ottavo trofeo della carriera, il primo dal febbraio 2016 quando si impose sulla terra rossa di Rio.
Nell’ultima stagione da professionista sul tour, Francesca si regala una nuova incredibile gioia. Bogotá non è Parigi, ma le sensazioni al termine del match sono state molto simili, con la “Leonessa” che si stende sul campo dopo l’ultimo dritto vincente, sporcandosi ancora una volta di quell’amata terra rossa.
Quella terra che l’ha resa grande portandola nell’olimpo del tennis ormai 7 anni fa, quando divenne la prima italiana a trionfare in uno slam dopo aver superato Samantha Stosur su un gremito Philippe Chatrier.
In Colombia non c’era il pubblico delle grandi occasioni che presenziò in quel pomeriggio di giugno a Parigi, ma la soddisfazione per Francesca è stata comunque enorme.
Senza aver vinto ancora un match in una main draw in questa stagione, l’ex numero 4 del mondo aveva necessitato di una wild card per entrare nel tabellone principale. Ma le condizioni più rapide della terra rossa in altura hanno fin da subito sposato il tennis propositivo e aggressivo di una Schiavone portata ad abbreviare gli scambi per una condizione fisica sempre meno brillante.
Ma Francesca non a caso è una “leonessa” e una dopo l’altra, ha superato Bertens (numero 20 del mondo e semifinalista lo scorso anno al Roland Garros) e Larsson (giustiziera nei quarti di Sara Errani) prima di battere la spagnola Arruabarrena nell’atto conclusivo, al termine di un match non esaltante, ricco di errori.
Francesca è più attenta fin dalla prime battute e scappa subito avanti di un break che difende con le unghie e con gli artigli più volte fino al nono gioco quando, al servizio per chiudere il set, subisce il contro break con la spagnola che rimette in piedi il parziale.
Ma è questione di minuti e Francesca torna aggressiva e strappa nuovamente il servizio all’avversaria chiudendo per 6-4.
Nel secondo set la spagnola parte meglio e Francesca sembra più stanca e affaticata, Arruabarrena scappa avanti di un break che difende senza grossi problemi fino al 5-4 quando al servizio per chiudere il secondo parziale, cede la battuta alla milanese che impatta sul 5-5 dopo aver salvato 4 set point.
Gli ultimi due giochi sono una lezione di tennis della “Schiavo” che domina con il dritto carico da fondo e con lo slice di rovescio aggredendo l’avversaria che appare anche sconfortata per l’occasione sprecata.
Nell’undicesimo gioco un nuovo break consegna il match a Francesca che incredula si stende sul centrale di Bogotá conquistando così l’ottavo titolo della carriera.
Con questo successo Schiavone si regala un’altra enorme soddisfazione, ovvero la possibilità di giocare, nell’ultima stagione sul tour, il Roland Garros, perché l’entry list per il secondo major stagionale verrà stilata con il ranking della prossima settimana, e Francesca con questo titolo risalirà alla posizione 104, utile per l’accesso diretto al main draw.
E come se non bastasse, la finale vinta è la 600esima vittoria conquistata nella carriera di questa straordinaria e leggendaria campionessa, 600 piccoli tasselli di un mosaico stupendo. Grazie Francesca!
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