Una sfida che non aveva più nulla da dire, una trasferta che era solo un peso su un calendario già fitto di impegni, la Lazio ha dovuto fare visita al Regenboogstadion di Waregem per chiudere il proprio girone di Europa League.
Tuttavia questa sfida, con nulla ancora in palio, è stata una buona possibilità di dare spazio ai giovani, a coloro che avevano faticato fin qui a mettersi in mostra e a testare nuove armi, nuove mosse per i futuri impegni.
In più, la notizia della serata è stata il ritorno, tanto atteso, di Felipe Anderson, subentrato nella ripresa, e subito autore di iniziative e soluzioni pregevoli, una sorta di nuovo acquisto per il resto di questa stagione.
A Waregem, però, le seconde linee hanno incontrato la prima sconfitta in territorio europeo, per via anche di una coraggiosa e brillante performance dei padroni di casa, desiderosi di chiudere al meglio questa loro esperienza internazionale.
TABELLINO
ZULTE WAREGEM-LAZIO 3-2
Zulte Waregem (3-4-1-2): Bostyn; Heylen, de Fauw, Baudry; Walsh (42′ st Saponjic), Doumbia (1′ st De Sart), Kaya, Madu (1′ st Hamalainen); Coopman; de Pauw, Leya Iseka. A disp. Leali, de Smet, Cordaro, Kastanos. All. Dury.
Lazio (3-5-2): Vargic; Patric, Luiz Felipe (19′ st Wallace), Bastos; Basta, Miceli (10′ st Leiva), Murgia, Crecco (10′ st Felipe Anderson), Lukaku; Palombi, Caicedo. A disp. Guerrieri, Armini, Marusic. All. Inzaghi.
Arbitro: Kalogeropoulos (GRE)
Marcatori: 6′ De Pauw (W), 15′ st Heylen (W), 22′ st Caicedo (L), 31′ Leiva (L), 38′ st Iseka (W)
Ammoniti: Walsh (W)
Espulsi: –
MIGLIORI
Leya Iseka, de Pauw, Heylen 6,5: i tre marcatori della serata per la squadra belga, i primi due facendo quello che sanno fare meglio nell’area avversaria, il terzo, invece, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, per confezionare al meglio una vittoria che fa chiudere con il sorriso questa esperienza europea.
Felipe Anderson e Lucas Leiva 6,5: entrano e la loro qualità superiore rispetto agli altri permette alla Lazio, in pochissimo tempo, di rimettere le cose a posto ristabilendo la parità. Un risultato che non resiste fino alla fine, ma ha fatto comunque impressione la repentinità con cui sono riusciti a carte in tavola. In più ha fatto piacere rivedere il brasiliano sul campo, possibile vero acquisto per il resto della stagione.
Caicedo e Miceli 6: ancora al gol come domenica scorsa a Genova, l’attaccante dell’Ecuador è tra i migliori dei suoi lungo tutta la partita. Buona prova anche del giovanissimo azzurro della Primavera che dimostra grinta e personalità, in un habitat per lui al momento sconosciuto ma che potrebbe diventare quello naturale.
PEGGIORI
Madu 5,5: per lunghi tratti assomiglia ad un fantasma, mai protagonista nel gioco, mai capace di proporsi sull’esterno, una prova davvero impalpabile che convince Dury a rimuoverlo dal campo all’inizio della ripresa.
Baudry 5,5: nella retroguardia è senza dubbio quello che sbaglia di più e conferisce meno sicurezza al reparto, andando spesso in affanno sulle giocate rapide dell’attacco della Lazio. Anche alcuni suoi interventi in chiusura risultano piuttosto goffi ed insicuri.
Vargic 5: prova davvero opaca per il portiere croato che sbaglia tanto nelle uscite e nei rinvii di inizio gioco, una serata davvero negativa che non rende così sorprendenti i tre gol subiti sui quali si poteva davvero provare a fare meglio
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