Under 21: Italia – Germania: 1-2. Azzurrini pagano calo fisico e un gioco deludente.

Dopo la sconfitta di misura 1-2 contro l’Inghilterra, la Nazionale Italiana Under 21 ospita al Mapei Stadium i pari età della Germania, in un altro friendly match in preparazione dell’europeo di categoria che si disputerà in Italia e San Marino dell’anno prossimo. Tedeschi già qualificati alla rassegna continentale nel 2019, avendo vinto il loro girone con 25 punti in dieci partite.

Qualche variazione di formazione per il Ct Di Biagio che deve fare a meno di Moise Kean e Gianluca Mancini convocati in nazionale maggiore e degli infortunati Calabria e Vido.

L’Italia si schiera col 4-3-3 con Audero in porta, Romagna e Bastoni centrali di difesa, Calabresi e Pezzella terzini. Centrocampo con Zaniolo, Mandragora e Locatelli. In attacco Parigini e Orsolini a supporto di Cutrone.

La Germania allenata da Stefan Kuntz speculare col 4-3-3 con Nubel tra i pali, Klostermann, Baumgarti, Oudokhai e Heinrichs in difesa. Neuhaus, Dahoud e Waldschmidt. In attacco Eggestein, Serra e Richter.

Nel primo tempo l’Italia parte timorosa e subisce l’iniziativa della Germania che si fa subito vedere prima con un tiro di Richter parato da Audero e scaturito da una palla persa degli azzurrini di Romagna. Ancora l’Under 21 tedesca che attacca prima con un colpo di testa di Serra e poi con un tiro insidioso di Neuhaus ancora respinto da Audero.

L’Italia fatica a impostare e creare gioco e il giro palla è molto lento, con Mandragora e Locatelli nel ruolo di doppio regista che non riescono a velocizzare la manovra e a muovere l’organizzazione tedesca. I ragazzi di Di Biagio si muovono meglio in contropiede e con un calcio più verticale usando le corse degli esterni e sfruttando l’altezza delle retroguardia della Germania.

Al 10° del primo tempo Riccardo Orsolini spreca una clamorosa chance su palla recuperata sulla trequarti avversaria. L’esterno del Bologna arriva al limite dell’area, si libera del marcatore ma il suo sinistro a giro esce di poco.

L’Under 21 difende abbastanza bene soprattutto sugli esterni ma riesce poco a limitare il giro palla centrale tedesco e a fermare Dahoud, motore di gioco della Germania. Faticando a costruire, funziona meglio il pressing alto anche se spesso confuso, e da questa situazione nasce il vantaggio azzurro al 20°. Palla recuperata a centrocampo da Zaniolo, che serve sulla corsa Cutrone, il giocatore del Milan assiste al meglio il taglio di Parigini che entra in area e con un preciso diagonale firma l’1-0. 

 

 

Rimane un centrocampo poco propositivo che funziona meglio senza che con la palla, con delle buone riaggressioni del trio Zaniolo, Mandragora e Locatelli per un gioco più di rimessa che manovrato.

Alla mezzora la Germania si rende pericolosa con Neuhaus, il cui tiro è respinto ancora da un ottimo Audero. Al 39° Orsolini ancora su contropiede, butta via il 2-0. Ripartenza letale degli azzurrini, Orsolini arriva a tu per tu col portiere ma spara addosso a Nubel. Due minuti dopo arriva la beffa: fallo di mano ingenuo di Cutrone e rigore per la Germania trasformato da Waldschmidt che spiazza Audero. Il primo tempo si chiude sul’1-1 con un’Italia sprecona e poco convincente nella creazione del gioco e che si affida troppo al contropiede.

Nella ripresa la Germania riparte alla grande e su una brutta palla persa a centrocampo, l’Italia marca male e lascia spazio a Waldschmidt, che arriva al limite dell’area e con un sinistro preciso la piazza all’angolino trafiggendo nuovamente Audero.

Unica azione pericolosa di inizio secondo tempo è una ripartenza fallita dall’Italia, con Zaniolo che si fa stoppare il tiro al limite dell’area. Ma nella ripresa gli Azzurrini calano di fisico e si abbassano, si allungano e rimangono disordinati tatticamente, perdendo le distanze a centrocampo permettendo alla Germania di creare facilmente ampiezza.

La Germania domina (vicina al 3-1 con Eggestein) e non concede più spazi all’Italia per ripartire, che reagisce nel finale solo d’orgoglio alla ricerca del pari, ma con disordine tattico e poche idee. L’ultimo sussulto è uno straordinario intervento di Nubel che devia dall’incrocio una punizione di Cutrone.

Seconda sconfitta in amichevole in pochi giorni per l’Under 21 che fa anche un passo indietro di prestazione rispetto alla gara con l’Inghilterra. La strada per l’Europeo è ancora lunga: se le individualità sembrano esserci così come un blocco su cui puntare, i miglioramenti devono avvenire nella gestione tattica e mentale dei 90 minuti e su una ricerca di un gioco più propositivo che sarà compito di Di Biagio saper trovare per ben figurare il prossimo giugno.

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