Ormai si sapeva, ma è appena arrivata l’ufficialità: il Palermo è stato escluso dalla prossima Serie B per inadempienze amministrative e al suo posto è stato ripescato il Venezia, retrocesso dopo il playout contro la Salernitana e riammesso in quanto ultima squadra ad essere condannata al declassamento in ordine temporale.
Si è finalmente conclusa la vicenda iniziata a fine giugno con la mancata presentazione, da parte dei siciliani, della fideiussione necessaria all’iscrizione al prossimo campionato, mentre la scorsa settimana la Covisoc aveva dato parere negativo sia per questo che per il mancato pagamento degli stipendi e dei debiti sportivi con Lega e Federcalcio.
Il Venezia, dopo le lunghe e giuste polemiche per i playout inizialmente non disputati e poi giocati con grave ritardo e tanti assenti, mantiene dunque la categoria e può festeggiare. Ma coloro che non possono festeggiare sono i vertici: è ora che entrino in vigore nuove regole, o almeno si rispettino quello già esistenti, per evitare guai simili in futuro. Sarà possibile oppure assisteremo a nuovi casi simili? La risposta, al momento, non è positiva né negativa, vista la riconosciuta neutralità pessimistica (riconosciuta da se stesso ovviamente) di chi scrive e vista la classica mentalità gattopardesca di chi è al potere.
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