La flessione della Cremonese, che non vince da cinque partite ed è momentaneamente a ridosso della zona playout, è costata la panchina ad Andrea Mandorlini. La strana decisione della dirigenza grigiorossa è stata presa nelle scorse ore nonostante il buon pareggio ottenuto venerdì sera a Verona contro una delle prime della classe ed è stata ratificata nella tarda serata di ieri con un comunicato di circostanza.
Per la successione sono state vagliati svariati profili (Davide Nicola, Serse Cosmi, Massimo Rastelli e Mimmo Di Carlo) e alla fine la scelta è ricaduta proprio su Rastelli, ex tecnico, tra le altre, di Avellino e Cagliari.
L’allenatore campano, dopo la presentazione alla stampa, firmerà un contratto di un anno e mezzo (fino al giugno 2020) con l’obiettivo, dichiarato in conferenza, di portare la squadra ai playoff. L’esonero di Mandorlini, dunque, è da leggersi in quest’ottica: un inizio con 2 sconfitte, 6 pareggi 2 sconfitte non è da squadra che ambisce ai playoff, ma si sa che la Serie B è strana, specie quest’anno, ed è sufficiente vincere un paio di partite per ribaltare ogni prospettiva così come bastano due sconfitte per passare dalle stelle alle stalle. La società non ha però avuto la pazienza di aspettare e ha preferito la classica soluzione all’italiana.
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