Gian Piero Gasperini e l’Atalanta, un matrimonio destinato a durare ancora a lungo. Come riportato dal club bergamasco tramite i propri canali ufficiali di comunicazione, il tecnico di Grugliasco classe 1958 ha esteso il proprio accordo fino al 30 giugno del 2020, con opzione per un’altra stagione. Un riconoscimento dovuto e scontato, vista la trionfale cavalcata degli orobici fino a qui in campionato. Un cammino che è andato ben oltre le più rosee aspettative stagionali. E pensare che dopo le prime sei giornate del torneo, con la Dea in piena zona retrocessione, si parlava persino di esonero. Il mondo alla rovescia: adesso Gomez e compagni sono saldamente al quinto posto, a un passo dal festeggiare l’aritmetica qualificazione ai prossimi gironi di Europa League. Semplicemente incredibile.
Gasperini si è detto fortunato della scelta fatta la scorsa estate e onorato e motivato a fare sempre di più, specie dopo quest’attestato di stima da parte del presidente Percassi. La sua avventura a Bergamo è cominciata dopo il secondo capitolo a Genova, un triennio chiuso con un undicesimo posto e una salvezza raggiunta con ampio anticipo.
Nel suo passato in panchina anche Crotone, Palermo e la sfortunatissima parentesi interista del post Triplete. A vedere la folta schiera di allenatori esonerati dopo l’addio di Mourinho (Pioli è l’ultimo in ordine temporale) e, considerato il miracolo sportivo che ha realizzato quest’anno, viene sempre più da pensare che non fosse colpa sua.
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