Alla fine, i vari rumors dell’ultimo periodo, intensificatisi durante il weekend di Abu Dhabi, hanno trovato conferma. Questa mattina la Sauber ha diffuso un comunicato nel quale viene ufficializzata la partnership tra la scuderia elvetica e l’Alfa Romeo, che fa così il suo rientro in Formula 1 a distanza di 32 anni.
Un’operazione dall’alto valore di marketing, sicuramente, ma che molto probabilmente nasconde dell’altro, che potrebbe venir fuori nel corso del tempo, come un’acquisizione del team con sede a Hinwil, per porre in essere quanto fatto dalla Red Bull con Toro Rosso. Per quel che riguarda la line-up dei piloti, bisognerà attendere ancora qualche giorno per l’ufficialità, anche se nei test in corso di svolgimento ad Abu Dhabi il team ha convocato Charles Leclerc (sicuro di un sedile) e lo svedese Marcus Ericsson, anche se pare esserci ancora qualche speranza di poter vedere Antonio Giovinazzi nel 2018.
Queste le parole di un soddisfatto Sergio Marchionne, primo a premere per la realizzazione di questa iniziativa: “Questo accordo con il team Sauber F1 è un passo significativo nella ristrutturazione del marchio Alfa Romeo, che tornerà in Formula 1 dopo un’assenza di oltre 30 anni” – ha spiegato il manager italo-canadese – “E’ un marchio storico, che ha contribuito a fare la storia di questo sport. Il marchio stesso beneficerà anche della condivisione di tecnologia e know-how strategico con un partner come il Team Sauber F1, il quale vanta un’esperienza indiscussa“.
“Gli ingegneri e i tecnici dell’Alfa Romeo, che hanno già dimostrato le loro capacità con i modelli appena lanciati, Giulia e Stelvio, avranno l’opportunità di rendere questa esperienza disponibile al Sauber F1 Team” – ha proseguito Marchionne – “Allo stesso tempo, i fan di Alfa Romeo avranno ancora una volta l’opportunità di supportare una Casa automobilistica che è determinata a scrivere un nuovo entusiasmante capitolo nella sua storia sportiva, unica e leggendaria“.
In Formula 1, l’Alfa Romeo ha segnato soprattutto i primissimi anni, quelli pionieristici, con la mitica Alfa 158 Alfetta e la 159, che permisero prima a Giuseppe Farina poi a Juan Manuel Fangio di ottenere i primi due titoli mondiali. Dopo aver optato per il ritiro a fine 1951, soprattutto per concentrarsi sulla produzione di serie, ed esser stata presente dal 1961 in poi come fornitrice di motori, la Casa del Biscione torna nel 1979 e fino al 1985 come costruttore, non raccogliendo però i risultati sperati.
Ritiratasi una seconda volta, l’Alfa resta ancora come fornitrice di motori alla Osella fino al 1988. In totale, l’Alfa Romeo ha messo insieme 110 gare, 10 vittorie, 12 pole position, 14 giri record, 26 podi, 4 doppiette e, ovviamente, due titoli mondiali.
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