Ha ormai pienamente recuperato dall’infortunio di novembre scorso e Zinedine Zidane può finalmente sorridere. Perché Toni Kroos non è un attaccante, ma i suoi passaggi in verticale, la sua classe, la sua capacità di imporsi in mediana con qualità, intelligenza tattica e forza fisica risultano spesso più decisivi di un pallone mandato in fondo al sacco. Il tedesco è un punto fermo del Real Madrid e dello scacchiere tattico ideale per il tecnico francese e sarà ovviamente un pericolo in più per il Napoli di Sarri, in vista del doppio confronto agli ottavi di finale di Champions League.
Nato a Greifswald il 4 gennaio del 1990, ben presto ha dimostrato di poter diventare quello che oggi può essere a tutti gli effetti definito “centrocampista totale”. Sa fare tutto: l’incontrista, il regista, la mezzala, il trequartista. Insomma, il sogno di ogni allenatore.
Prima di approdare a Madrid la sua carriera si è articolata principalmente nel Bayern Monaco, dove ha vinto 3 Scudetti, 3 Coppe di Germania, 1 Coppa di Lega, 2 Supercoppe, 1 Champions, 1 Supercoppa europea e 1 Mondiale per club. Incetta di trofei anche in Spagna, dove è campione d’Europa in carica. E dove tutti sognano la clamorosa e inedita doppietta consecutiva.
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