Arrivati a questo punto della competizione, i sorteggi delle fasi ad eliminazione diretta-knockout games o anche knockout stage in gergo tecnico-della Champions League non son quasi mai banali.

Questa edizione conferma la regola.

Sorteggi particolarmente impietosi, almeno sulla carta, per le 2 italiane, che si ritroveranno ad affrontare un’appassionate quanto insidiosa doppia sfida Italia-Spagna, la Juventus di nuovo contro il Real Madrid-dopo la Finale di Cardiff, ndr- la Roma contro il Barcelona.

Barça e Real, quasi banale definire cosa significano per il calcio in generale e per la Champions in particolare, le due squadre che han dominato le precedenti 4 edizioni della competizione-3 trionfi per i Blancos, 2014, 2016 e 2017, 1 per i blaugrana, 2015-la metà dei quali, curiosamente, ottenuti proprio contro una delle due italiane, la Juve-sconfitta nel 2015 e lo scorso anno.

La sfida fra Juve e Real ha, anche qui banalmente detto, tinte epiche, con le 2 finali entrambe vinte dalle Merengues-prima dell’anno scorso c’era stata quella del 1998-e, in mezzo, con tanti altri storici precedenti: sarà la sfida ufficiale numero 20 in assoluto fra le due formazioni, con gli spagnoli leggermente in vantaggio con 9 successi contro gli 8 dei bianconeri, 2 pareggi.

I bianconeri hanno però dalla loro il fatto di aver finora sempre eliminato il Real nelle fasi ad eliminazione diretta, in particolare:

l’unica volta finora che le due square si sono affrontate ai quarti di finale della massima competizione europea, i bianconeri-che eliminarono ovviamente gli spagnoli, per quanto sopra riportato-vinsero poi la Coppa, nel 2° e ad oggi ultimo trionfo in Champions per la Juve, allora allenata da Marcello Lippi, che perse il match di andata, Mercoledì 6 Marzo 1996, 1-0 il risultato finale del Bernabeu, gol partita dell’astro nascente Raul-allora neanche 19enne-ma nel return match di 2 settimane esatte dopo i bianconeri ribaltarono lo score vincendo 2-0 al “Delle Alpi” con un calcio di punizione vincente di un’altra allora giovane promessa, il neanche 22enne Alex Del Piero, e poi in gol Michele Padovano, che mandarono a casa il Real di Jorge Valdano;

un altro ricorso storico significativo per i bianconeri è il fatto che affronteranno ancora una volta il Real Campione d’Europa e del Mondo in carica e detentore della Supercoppa Europea, cosa già accaduta in 2 occasioni in Champions, in entrambi i casi in semifinale e in entrambi i casi, ovviamente, furono i bianconeri a spuntarla-salvo poi perdere la Finale; la prima volta nell’edizione 2002/2003, match di andata perso dai bianconeri anche allora allenati di Lippi, 2-1 al Bernabeu per il Real di Del Bosque, in gol con Ronaldo-Il Fenomeno brasiliano ovviamente- e con l’altro verdeoro Roberto Carlos, in mezzo il momentaneo pari juventino con David Trezeguet; il match di ritorno fu un’apoteosi bianconera, 3-1 il risultato finale con reti sempre di Trezeguet, Alex Del Piero e Pavel Nedved, gol della bandiera madrilena di Zinedine Zidane, grande ex bianconero e attuale tecnico dei Blancos, in mezzo Buffon parò un penalty a Figo a suggellare la partita perfetta;

l’altra volta fu nell’edizione 2014/2015, la Juve di Allegri eliminò il Real di Carletto Ancelotti, battendolo 2-1 all’andata allo Stadium con reti del grande ex Alvaro Morata e di Carlitos Tevez dal dischett, in mezzo il momentaneo pari dell’altro Ronaldo, Cristiano-che ha nella Juve uno degli avversari favoriti, 7 reti in 5 sfide contro i bianconeri, 2 doppiette-il portoghese si ripeterà nel return match del Bernabeu realizzando il rigore del vantaggio dei padroni di casa prima che di nuovo Morata ne infrangesse il sogno della Seconda Finale consecutiva, sancendo il definitivo 1-1 che riportò i bianconeri in Finale dopo 12 anni.

In merito alla sfida fra Barcelona e Roma, pesa ancora ai giallorossi il tennistico 6-1 patito al “Camp Nou” Martedì 24 Novembre 2015 nella fase a gruppi di Champions, doppiette di Messi e Suarez, che fecero fare un passo in più a Rudy Garcià verso il futuro esonero. Rimane ad oggi l’unica vittoria dei blaugrana contro la Roma, in 4 precedenti ufficiali in tutto ad oggi perfetto equilibrio, una vittoria a testa e 2 pari, entrambi 1-1, uno al “Camp Nou” e l’altro all’Olimpico, match di andata di quello sopra descritto, con Suarez che portò ancora in vantaggio i blaugrana in leggera posizione di fuorigioco prima dell’incredibile 1° gol in Champions nella carriera di Alessandro Florenzi, a segno con una surreale parabola di destro addirittura da centrocampo, sorpreso nettamente un ter-Stegen fuori posizione.

L’unica vittoria giallorossa ebbe luogo Mercoledì 20 Febbraio 2002, 2^ fase a gruppi dell’edizione 2001/2002, la Roma di Fabio Capello, Campione d’Italia in carica, sconfisse con un netto 3-0 il Barça, in gol Emerson, Vincenzo Montella e Damiano Tommasi, in porta nei blaugrana c’era un allora neanche 20enne Pepe Reina.

Di ricorsi storici ce ne son tanti naturalmente anche fra le protagoniste di quello che è l’unico Derby Nazionale in questi quarti, fra le inglesi Liverpool e Manchester City, con Pep Guardiola che non ha per niente una tradizione favorevole contro il tecnico tedesco dei Reds Jurgen Klopp, 6 sconfitte su 12 scontri diretti, 5 vittorie e un pari per il resto.

Dulcis in fundo la sfida potenzialmente di minor interesse-ma non troppo-, fra il Bayern Monaco e il Siviglia, avversario comunque da non sottovalutare, con il tecnico Vincenzo Montella che, ricordiamolo, ha eliminato il Manchester United di Mourinho. E’ inoltre l’unica sfida del tutto inedita di questi quarti di finale.

Grandi emozioni ci attendono, a partire da Martedì 3 Aprile.