Donnarumma, Caldara, Locatelli, Belotti e tanti altri: la Serie A incomincia a sfornare talenti a raffica.

L’inversione di tendenza, finalmente, è arrivata. Il nostro campionato e più in generale l’Italia culla i suoi prodigi Under 23, che si stanno mettendo in mostra non solo in campionato ma anche all’estero. Le porte della Nazionale, per alcuni di loro, già si sono aperte.

Il futuro è roseo più che mai per la maglia azzurra, con Giampiero Ventura che ha attuato una silenziosa, ma lenta ed inesorabile, rivoluzione necessaria quanto auspicata.

In questo 2016, infatti, sono molti i giovani che sono letteralmente esplosi, con margini di miglioramento ancora tutti da scoprire.

Uno su tutti è senza dubbio Gianluigi Donnarumma; lanciato da Mihajlovic, un po’ a sorpresa, al posto di uno spento Diego Lopez, il portierone classe ’99, erede designato di Gianluigi Buffon, sta ripagando con prestazioni importanti la fiducia di tutti.

Il suo agente, il potente Mino Raiola, lo ha paragonato a Modigliani e forse ha ragione. La consacrazione, però, non ha portato con sé giramenti di testa: il ragazzo è forte, umile ed un gran lavoratore. Il futuro è suo.

In difesa spunta un duo made in Atalanta davvero superlativo: stiamo parlando di Caldara e Conti, entrambi talenti cresciuti nel settore giovanile della Dea ed entrambi, come se non bastasse, classe ’94.

Se, infatti, per il secondo si tratta già della seconda annata i terra bergamasca, per il primo le porte della massima serie si sono aperte solo quest’anno, dopo una stagione trascorsa al Cesena, in cadetteria.

Per quest’ultimo, però, è già stato programmato il salto di qualità: nel 2018, infatti, Caldara vestirà la maglia della Juventus che ha già di fatto acquistato il ragazzo per 15 milioni di euro circa.

Sempre in difesa, ma rimanendo in bianconero, Daniele Rugani sembra essere definitivamente maturato: il centrale ex Empoli, che si è guadagnato anche la Nazionale, complice anche qualche infortunio da parte della storica BBC, è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nelle rotazioni di Allegri il quale, spesso e volentieri, lo ha preferito a Mehdi Benatia, che non è l’ultimo arrivato.

Romagnoli, ormai, è molto più di una certezza nel Milan: l’ex Sampdoria classe ’95, di fatto, non può e non deve essere considerato una sorpresa, sebbene quest’anno le sue prestazioni si siano certamente più stabilizzate. Il ragazzo, ora, è finalmente continuo.

A centrocampo abbiamo l’imbarazzo della scelta, con talenti finalmente esplosi e baby in rampa di lancio.

Il primo su tutti è certamente Federico Bernardeschi (’94) che dopo un inizio di stagione un po’ in sordina, complice anche qualche gossip fuori dal campo, è finalmente sbocciato con buona pace degli scettici: Paulo Sousa se lo coccola e per lui è già pronta una clausola di 65 milioni di euro per blindarlo.

In cabina di regia è nata una stella, sempre sponda Milan: Manuel Locatelli, lanciato nella mischia da Montella che lo ha prelevato direttamente dalla Primavera, si è preso sulle spalle i colori rossoneri in attesa del rientro di Montolivo.

Le sue prestazioni, va detto, non sono ancora continue ed il rendimento molto spesso è altalenante, tuttavia quegli sprazzi di talento puro, come il gol in campionato alla Juventus, lasciano ben sperare per il domani.

In attacco, invece, Belotti è un portento. Il Gallo, infatti, è divenuto l’impersonificazione dell’attaccante moderno, che segna ma allo stesso tempo aiuta tutta la squadra con le sue rincorse in difesa ed il pressing asfissiante.

Mihajlovic lo ha fatto crescere con bastone e carota, ben conscio del fatto che la punta classe ’93 abbia dei margini di miglioramento davvero ampi soprattutto in fase realizzativa.

A tutti questi, poi, vanno aggiunti i vari Florenzi e Verratti che sorprese non sono essendo nel giro dei grandi già da parecchie stagioni. Non male, no?