Non c’è niente da fare. Jonathan Rea si conferma padrone assoluto della Superbike, aggiudicandosi anche la seconda manche a Buriram, nel GP di Thailandia (5° vittoria su 6 manche in questo evento). Una vittoria arrivata nonostante la partenza dalla 9° posizione (come da regolamento) e l’interruzione della gara dopo la caduta di Savadori, oltre alla strenua resistenza opposta da Melandri. Ora, dopo appena due appuntamenti, il nordirlandese vanta già 100 punti in classifica, ovvero a punteggio pieno, oltre ad essere il primo dai tempi di Neil Hodgson (2003) a vincere tutte le manche nei primi due round della stagione.
“Come prevedibile, partendo dalla nona posizione, non è stato per nulla facile risalire la china” – sottolinea un soddisfatto Rea – “Con tutta probabilità, ho dovuto fare la mia miglior partenza di sempre. Quando sono riuscito a raggiungere Melandri, ho avuto qualche difficoltà nel superarlo, visto che Marco riusciva ad andare molto forte nei tratti più guidati della pista“.
“Alla fine, però, sono riuscito a conquistare la vetta della gara e, da quel momento, ammetto che le cose si sono messe al meglio per me” – spiega il centauro della Kawasaki – “Ho avuto qualche piccolo problema con i freni, ma non posso far altro che ringraziare il team, che mi ha permesso di fare la miglior partenza stagionale della mia carriera. Sono davvero contento“.
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