Poco da fare, oggi, per Jonathan Rea, al cospetto di un Davies e di una Ducati di un altro pianeta. Il nordirlandese, dopo aver sbrigato la pratica Melandri, non ha potuto far altro che accontentarsi del 2° posto. Un risultato, comunque, che gli permette di rimanere saldissimo in vetta alla classifica, forte dei suoi 215 punti, 71 in più rispetto al più immediato inseguitore, Tom Sykes.
“Oggi Chaz era davvero imprendibile, quindi il nostro riferimento non poteva che essere Marco” – ha affermato Rea a Motorsport.com – “Davies è riuscito a fare lo stesso tipo di gara dell’anno passato, ma noi siamo contenti perché siamo riusciti a migliorare il nostro pacchetto e risultare più veloci, in paragone al 2016. E’ altrettanto ovvio, però, che oggi non siamo riusciti a fare abbastanza“.
“Di sicuro perdiamo in accelerazione rispetto alle Ducati e ho faticato molto anche con Marco. Quando entrava in curva, fermava la moto e quando riapriva il gas era una vera furia. Per fortuna sono riuscito a passarlo in staccata, dove siamo risultati più forti” – spiega il pilota Kawasaki – “La nostra moto funziona differentemente e meglio in altre piste. Guardate Tom: oggi è rimasto dietro anche alla seconda Ducati oggi. Sarà un’annata molto lunga, con tante piste differenti. Il secondo posto, oggi, era il massimo a cui aspirare, e sono contento. Faccio anche i complimenti alla Ducati“.
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