Il tecnico giallorosso nella consueta conferenza stampa pre-match: “A disposizione anche i calciatori chiacchierati, incluso il bosniaco, anche se dovrò fare con lui delle valutazioni dal punto di vista mentale“.

Eusebio Di Francesco è intervenuto ai microfoni della stampa nella consueta conferenza della vigilia, per l’occasione tenutasi nel Best Western Plus Le Faviglie di Cornaredo, hotel che ospita la Roma rimasta in mini ritiro al nord dopo il match di domenica sera contro l’Inter. A tenere banco (e non poteva essere altrimenti) il caso Dzeko e la sua disponibilità per la gara di domani a Genova contro la Sampdoria.

Eusebio Di Francesco

“Attualmente tutti i giocatori che sono qui sono a disposizione e disponibili per la partita di domani, per noi importantissima. Devo cercare di preparare al meglio tutti i giocatori a disposizione, compresi i vari chiacchierati, senza che faccio i nomi tanto li sapete meglio di me. Poi si può valutare, si può parlare dell’aspetto psicologico e mentale e tante altre cose” – le prime parole del tecnico giallorosso. 

“Dzeko oggi come oggi parte titolare – ha continuato Di Francesco – è normale che poi devo fare valutazioni psicologiche e mentali in questa situazione, anche insieme al giocatore. Non ho ancora parlato con lui perché giustamente l’ho voluto lasciare tranquillo. Gli arrivano tante voci e tante chiacchiere sotto tutti i punti di vista, che siano vere o meno non mi compete. Io devo preparare al meglio questa partita“.

Un altro grosso dubbio di formazione riguarda quello del capitano Daniele De Rossi: “È in grande dubbio. Proveremo ancora oggi, anche se difficilmente lo recupereremo per la partita di mercoledì. Ci abbiamo provato, così come ha fatto il ragazzo, ma credo che sia difficile averlo a disposizione“. Segno che, con tutta probabilità, verrà schierato ancora Kevin Strootman in cabina di regia.

Argomento caldo della conferenza anche il calo della squadra, vistosi sopratutto nei 20 minuti finali della gara contro i nerazzurri: “Dobbiamo fare delle valutazioni. Una squadra che ha avuto grande predominio del match, deve creare di più e finalizzarle nel tutto il corso della gara. Poi avere quel ritmo per tutta la partita è impossibile“.