Sono trascorse appena nove giornate dall’inizio del Campionato, ma la squadra di Luciano Spalletti può vantare già un record importante, quello dei gol realizzati. I giallorossi, con 23 reti all’attivo, si collocano al primo posto dello score realizzativo, seguiti dal Torino con 19 e dalla coppia Napoli-Juventus con 17. Ma il primato non si ferma qui. Solo in altre due occasioni la Roma aveva realizzato un numero così elevato di gol nelle prime 9 di Campionato: nel 1960/61 quando le reti furono addirittura 25, e nel 2013/2014, quando la Roma di Rudi Garcia (quella del record di 10 vittorie su 10) siglò alla nona lo stesso numero di gol dell’attuale di Spalletti (23). Contro il Sassuolo, prossimo avversario servirebbero 3 gol per eguagliare il record, alla decima, della Roma del 1960/61 (26 reti). Compito difficile data la solidità e la compattezza della squadra di Di Francesco, ma non impossibile visto l’attuale stato di grazia degli attaccanti romanisti.
Un reparto avanzato, quello giallorosso, che non ha mai creato particolari problemi: anche lo scorso anno, al termine del Campionato i giallorossi con 83 reti si laurearono l’attacco più forte della Serie A, davanti al Napoli. E ciò che sorprese della Roma di Garcia/Spalletti furono i 19 marcatori diversi ad andare a segno (con Salah capocannoniere con 14 centri). Questa stagione vede, per ora, una migliore vena realizzativa dell’attacco rispetto al resto della squadra, con gli 8 gol del capocannoniere Dzeko, i 5 di Salah, i 3 di Perotti e i 2 di Totti ed El Shaarawy. Poca cosa, dunque, lasciata al resto della squadra con appena 3 reti realizzate dai centrocampisti Strooman e Paredes e 1 dal difensore Manolas. Il discorso fatto per l’attacco non vale, invece, per il reparto arretrato, che, Udinese e Crotone a parte, ha sempre incassato almeno un gol a partita. Ma questa è un’altra storia.
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