Il girone di Europa League del Milan si chiude con una sconfitta indolore per 2-0 in quel di Rijeka, ma se qualificazione e primo posto erano già sicuri, a preoccupare è il prosieguo del torneo: se i rossoneri giocheranno ancora così male, il rischio di uscire presto è alto. Mister Gattuso, alla sua prima panchina continentale, è ovviamente arrabbiato e deluso e la sua analisi è lapidaria: ” Il responsabile di questa sconfitta sono io, ho scelto io di mettere in campo questa squadra, volevo dare minutaggio a chi ha giocato meno. Ma siamo troppo fragili. Alla prima difficoltà non riusciamo a reagire, ma dobbiamo migliorare in fretta“.
Più che la sconfitta, però, a non essere andata giù ad un guerriero come Gattuso è stata la mancanza di una qualche reazione d’orgoglio: “Quando si indossa la maglia del Milan bisogna rispettarla. A me brucia tutto questo. Abbiamo fatto giocare giocatori che avevano bisogno di mettere minutaggio. Non siamo venuti qua per perdere. Abbiamo un bisogno fottuto di cambiare trend e mentalità. Il 64% di possesso palla per noi non conta nulla. Dobbiamo giocare con veemenza e con voglia. Tutto questo ci manca“.
Dribblate le domande sull’incerto momento societario, il tecnico ha affermato di doversi occupare unicamente del campo e di far quadrare un cerchio che non vuol proprio saperne di prendere la giusta forma e ha avvertito i suoi giocatori di cambiare subito rotta per non andare a sbattere su altri scogli. Un’ultima battuta, infine, è stata dedicata alla non esaltante prestazione di André Silva: “Oggi ha fatto fatica, sembrava un corpo estraneo dentro al campo. Specialmente in questo tipo di partita ciò che ha fatto vedere non basta. Quando hai la possibilità di giocare in Europa 90 minuti con la maglia del Milan devi fare di più“.
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