Il prologo al Gp d’Italia edizione 2016 non poteva mandare in onda una storia più scontata con la solita prima fila appannaggio della Mercedes con Hamilton in pole, la seconda di proprietà della Ferrari e la Red Bull alle loro spalle dietro, però, la Williams di Bottas. Proprio questo guizzo del pilota finlandese immediatamente dietro gli scarichi della Rossa di Kimi Raikkonen rappresenta la vera sorpresa delle prove. Un blitz inaspettato considerando le ultime prestazioni della Williams ma anche verosimile alla vigilia in quanto conferma la forte influenza della power unit Mercedes su una pista particolarmente veloce come quella di Monza.
Del resto, era anche atteso il mezzo flop della Red Bull sul tracciato italiano spremi-motore, nonostante gli evidenti progressi dell’unità motrice fornita dalla Renault. Ma la gara brianzola può sempre riservare qualche sorpresa o imprevisto se si tiene conto che, proprio per far spingere al massimo della potenza i motori e sollecitare tantissimo i freni, le rotture e i guasti possono essere sempre dietro l’angolo, come già avvenuto in passato. Energia quindi sì, cavalli sì, ma anche tanta affidabilità, altrimenti non si arriva da nessuna parte.
A dire il vero, da queste prove di qualifica ci si attendeva qualcosa in più dalla Rossa di Maranello, soprattutto in termini di divario prestazionale dalle Mercedes. Non tanto perché si tratta dello storico Gp di casa che in F1 non ha la stessa incidenza del calcio, ma per la validità della power unit Ferrari che qui avrebbe potuto spingere Vettel e Raikkonen ad una distanza minima dalle imprendibili Mercedes. Invece il distacco rimediato dal tedesco della Ferrari (ben 8 decimi) è troppo elevato deludendo le attese che si erano create inizialmente. La corsa è sempre un’altra storia e sul ritmo-gara il gap potrebbe essere ridotto ma, vista la forza di cui attualmente dispone la Mercedes, a meno di ritiri e rallentamenti dettati da noie tecniche, il pronostico non dovrebbe discostarsi di molto rispetto alla griglia di partenza.
Oltre alla capacità ferrarista di insidiare il duo lì davanti, c’è la consueta lotta in famiglia appunto tra Hamilton e Rosberg a calamitare l’attenzione generale in chiave titolo iridato. Lewis ha centrato la pole con un gran tempo e domani Rosberg dovrà tirare fuori il 110 percento se vuole cercare di stargli davanti. Lo spegnersi dei semafori sarà, in particolare, uno dei momenti chiave in cui si potrà decidere l’esito della competizione. Per definire ulteriormente il grande vantaggio nelle mani dello squadrone tedesco nel confronto con la concorrenza, basti pensare che oggi le frecce d’argento sono state le uniche a monopolizzare la prima fila con le gomme soft, sicuramente meno veloci delle supersoft utilizzate dalla Ferrari.
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